Palestina: Bene la tregua, ma si lavori ad una pace giusta e duratura

di Maurizio Musolino, coordinatore del Dipartimento Esteri Pdci

gaza treguaDopo giorni di sangue e distruzione la tregua di queste ore è un importante risultato per la popolazione palestinese. Ogni novità permetta alla gente di Palestina di alleviare le proprie sofferenze non può che incontrare il favore dei Comunisti italiani, che in questi anni non hanno mai fatto mancare la solidarietà a tutti i palestinesi. 

Siamo però consapevoli che nessuna tregua e nessuna pace potrà concretizzarsi fintanto permane l’occupazione delle terre palestinesi da parte di Israele. La fragilità di questo cessate il fuoco è figlia ancora una volta delle politiche neocoloniali e imperialiste degli Usa, che da anni puntano ad una normalizzazione dell’intera regione attraverso la frammentazione degli stati nazionali e l’esaltazione delle differenze confessionali: la cotruzione di un “grande Medioriente” è l’obiettivo, l’alleanza fra Casa Bianca e l’Islam politico rappresentato dai Fratelli Mussulmani è invece lo strumento che questa amministrazione Usa intende usare.

Per questo i Comunisti italiani ritengono quanto accaduto in questi giorni a Gaza una parte del più vasto conflitto che oppone le forze capitaliste a quanti nel mondo arabo lottano per l’autodeterminazione, la sovranità e maggiori diritti sociali e democratici. Pertanto sostenere le legittime richieste del popolo palestinese vuol dire essere dalla parte più sana di quei giovani arabi che in questi anni si sono opposti ai vecchi e ai nuovi regimi.

In tutto questo spiccano le complicità e le inadeguatezze del governo Monti , che in questi mesi non ha segnato nessuna discontinuità con la disastrosa gestione della politica estera nazionale da parte di Berlusconi. Il ministro Terzi – e l’Unione europea – hanno intensificato il ruolo satellite degli Usa, confermandosi nello stesso tempo succubi e promotori di politiche che nulla hanno a che vedere con gli interessi delle popolazioni. Le dichiarazioni sulla Siria, i silenzi sulle bombe Usa a Gaza e i rapporti “fraterni” con le tirannie delle petrolmonarchie del Golfo, l’intensificarsi dei rapporti militari ed economici con Israele sono l’espliciitazione di queste politiche. Politiche che non sono più accettabili.

I comunisti italiani riaffermano il pieno appoggio alla richiesta avanzata dall’Olp di riconoscimento della Palestina come membro dell’Onu e auspicano da parte dell’Italia e dell’Europa una risposta positiva, in grado di rilanciare un un dialogo basato sulla giustizia e la legalità internazionale.