Migliaia di siriani manifestano contro i crimini dei “contras curdi”, alleati degli Stati Uniti

Aleppo 612198722di Mauro Gemma

Migliaia di persone hanno manifestato  ad Hasaka e Qamishli per denunciare le “azioni criminali” delle Forze Democratiche Siriane (FDS) nel nordest del Paese, compreso il blocco imposto ai quartieri residenziali.


La popolazione delle città di Hasaka e Qamishli, nella provincia siriana di Hasaka, è sottoposta da più di 15 giorni a un blocco imposto dalle cosiddette Forze Democratiche Siriane (FDS; per lo più milizie curde appoggiate dagli Stati Uniti, chiamate anche ” Contras curdi”).

Le FDS impediscono al cibo di entrare nei quartieri, vietano l’accesso ai trasporti e non consentono alla popolazione studentesca di andare a scuola. Contro questa situazione e per denunciare “gli atti criminali praticati quotidianamente” dai “contras curdi”, che “attuano gli ordini delle forze di occupazione statunitensi”, “al servizio della loro agenda” e “il saccheggio delle risorse siriane” », migliaia di persone hanno manifestato nelle due maggiori città della Prefettura di Hasaka, riferisce l’agenzia statale SANA.

Il giornalista dell’agenzia di Hasaka ha detto che in questa città, capoluogo dell’omonima provincia, elementi delle FDS hanno usato armi da fuoco contro i manifestanti per disperderli. A Qamishli hanno attaccato un cameraman del canale satellitare siriano, “dopo aver tentato di rapirlo”: la pratica del rapimento da parte delle milizie mercenarie è proprio una delle “azioni criminali” più comunemente denunciate dalla popolazione del nordest della Siria.

Oltre a rispondere al blocco imposto dalle FDS contro i quartieri residenziali, che sta privando la popolazione dei mezzi di sussistenza, cibo, acqua e carburante, queste proteste popolari denunciano l’occupazione straniera turca e americana.

Fonte SANA