L’Egitto, la Siria e noi

da www.sibialiria.org

Molte potrebbero essere le chiavi di lettura per commentare quello che sta  succedendo in Egitto.

Ad esempio , evidenziare l’ipocrisia dell’Occidente che, dapprima con sanzioni e poi con l’intervento militare, ha scatenato una guerra alla Siria per aiutare i “ribelli” e che oggi non batte ciglio (anzi, Obama ha confermato gli aiuti militari ed economici) di fronte ai massacri che stanno insanguinando l’Egitto.

Oppure, il ruolo del movimento Tamarod (Ribellione) che ha instradato i milioni di egiziani scesi in piazza per protestare sostanzialmente contro una mostruosa crisi economica – dettata dal Fondo Monetario Internazionale e aggravata dal rientro di un milione di emigrati che lavoravano in Libia prima della sua “liberazione” – unicamente verso l’inetta e corrotta “casta” del governo Morsi e dei “Fratelli mussulmani”, trovando così “alleati” in ampi settori dell’oligarchia egiziana, nelle Petromonarchie (che aizzavano la folla promettendo favolosi “investimenti” in Egitto dopo la caduta di Morsi), e nello stesso esercito, (che, pure, aveva sempre sostenuto il governo).


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