La Siria denuncia l’accordo sul petrolio tra Stati Uniti e curdi

Syria Civil WarA cura di Mauro Gemma per Marx21.it

La Siria ha definito “furto” e “contratto tra ladri” l’accordo sul petrolio siriano stipulato dagli Stati Uniti e dalle cosiddette Forze Democratiche Siriane (FDS) a maggioranza curda. “Un contratto tra ladri che rubano e ladri che comprano”, accusa il governo di Damasco.

l ministero degli Esteri siriano ha denunciato, in una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa SANA, un “accordo firmato dalla milizia FDS e da una compagnia petrolifera statunitense per rubare il petrolio siriano (…) con il sostegno dell’amministrazione statunitense”.


Il testo della nota denuncia “un accordo tra ladri che rubano e ladri che comprano” e considera quanto accaduto “un attacco alla sovranità siriana”. Il comunicato attacca anche “l’approccio statunitense ostile alla Siria”, che determina “il furto delle ricchezze del popolo siriano” e rappresenta un ostacolo “agli sforzi dello Stato per la ricostruzione”.

La dichiarazione siriana considera l’accordo privo di validità, e avverte ancora una volta che simili “atti spregevoli” riflettono il ruolo delle FDS quali “lacchè che hanno accettato di essere fantocci dell’occupante americano”. Queste forze mercenarie, sottolinea il documento, devono essere consapevoli che “la brutale occupazione degli Usa è destinata inevitabilmente a finire e che sarà sconfitta dallo Stato siriano, così come i gruppi terroristici”.

Gli Stati Uniti hanno installato, nella parte settentrionale delle province di Deir Ezzor, Raqqa e Hasaka, almeno 13 basi militari, forniscono armamenti e supporto logistico alle FDS e controllano congiuntamente ad esse i giacimenti di petrolio e le riserve di gas naturale in quelle province.

Nel frattempo, sono stati rivelati nuovi dettagli sull’ennesimo saccheggio della ricchezza naturale della Siria: è stata la Crescent Energy Service, una società collegata alla Central Intelligence Agency (CIA), a sottoscrivere l’accordo sulle ricerche petrolifere in territorio siriano.

In un articolo pubblicato il 4 agosto, il sito web di Red Voltaire conferma che il contratto tra la compagnia statunitense e le Forze Democratiche Siriane, che sono principalmente composte da curdi, è illegale e privo di base giuridica.

Il contratto prevede che i ricavi della produzione da 60.000 a 380.000 barili al giorno saranno divisi a metà tra la società transnazionale americana e la milizia. Serviranno anche a finanziare operazioni segrete senza passare al vaglio del Congresso a Washington.

I negoziati per l’accordo, con l’approvazione del Segretario di Stato Mike Pompeo, sono stati portati avanti dal senatore repubblicano Lindsey Graham e dal comandante delle FDS, Mazlun Kobani.

(Fonte: “Avante!”, settimanale del Partito Comunista Portoghese)