La III Guerra in Iraq, stavolta senza tamburi. Un motivo c’è

usa terrorismo marionettedi Patrick Boylan | da megachip.globalist.it

In Iraq va avanti il nuovo modello di conquista occidentale, lo ‘smembramento con conflitto permanente tra le fazioni’, ecco le prove.

La III Guerra in Iraq è già iniziata, con la rapida conquista della fascia centrale del paese da parte delle milizie ben armate dell’IS (Stato Islamico – originariamente ISIL, Stato Islamico dell’Iraq e del Levante) e con la presa armata, da parte della guerriglia curda nel nord, della zona petrolifera di Kirkuk e l’«espulsione» (agevolata con premi di trasloco) dei non-curdi della regione.

Strano a dirsi, quest’ascesa folgorante dei fanatici dell’IS non sembra preoccupare l’Occidente più di tanto – e nemmeno l’espansionismo curdo. Niente allarmismi da Washington, nemmeno dai falchi, solitamente pronti a cogliere qualsiasi occasione per reclamare un’azione militare.

Di conseguenza, i nostri mass media non battono con fracasso i tamburi di guerra, come fecero prima della I Guerra in Iraq (1990), della Guerra in Afghanistan (2001), della II Guerra in Iraq (2003), e della Guerra in Libia (2011) per far accettare dall’opinione pubblica l’impiego anche di militari italiani in questi conflitti.

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