Arafat, il legame fra un leader e il suo popolo

da www.comunisti-italiani.it

Dieci anni fa moriva dopo giorni di atroci sofferenze il leader palestinese Yasser Arafat. I dubbi su quella morte fin dal primo momento furono fortissimi e, fra detto e non detto, segreti e misteri, sembra ormai certo che non di morte naturale si trattò, bensì di un vero e proprio assassinio messo in pratica grazie a sostanze velenose (si parla di plutonio) che solo Israele e i suoi servizi segreti potevano utilizzare. Con la morte di Arafat si completava così l’eliminazione sistematica di tutti i principali leader della rivoluzione palestinese, iniziata negli anni Settanta e proseguita nei decenni successivi. Quei leader che avevano caratterizzato in senso progressista e anticoloniale la lotta palestinese. Una politica criminale, mai smentita da parte dei governi di Tel Aviv.

Arafat aveva rappresentato il cuore di tutto questo, lui aveva dato dignità alle rivendicazioni del suo popolo riuscendo a fare della causa palestinese una causa mondiale. Con la riforma dell’Olp e la nascita di Fatah aveva emancipato i palestinesi dall’abbraccio, spesso nefasto, delle monarchie corrotte e dei regimi dell’area, troppe volte desiderosi di strumentalizzare questa lotta solo a loro vantaggio. Aveva saputo parlare al mondo intero, divenendo un imprescindibile riferimento per quanti lottavano per la libertà e l’indipendenza.

CONTINUA A LEGGERE