di Addameer – Prisoner Support and Human Rights Association
L’associazione Addameer chiama ad un’azione immediata a favore di Ahmad Sa’adat, segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina detenuto in carcere, le cui condizioni di salute stanno velocemente peggiorando dopo 14 giorni di sciopero della fame.
Il 27 settembre, quando Sa’adat insieme ad altri prigionieri del PFLP ha iniziato lo sciopero della fame come forma di protesta contro le terribili condizioni detentive, l’Israeli Prison Service (IPS) ha risposto confiscando bevande come latte e succo di frutta e il sale, lasciando ai detenuti solo l’acqua come forma di nutrimento. Il 6 e il 9 ottobre, avvocati di Addameer e di altre organizzazioni sono finalmente riusciti ad incontrare Ahmad Sa’adat nella prigione di Nafha, dove è costretto in isolamento dall’11 marzo 2009, e a valutare le sue condizioni di salute. I legali hanno riportato che Sa’adat ha già perso cinque chili dall’inizio dello sciopero della fame e mostra segni di estremo affaticamento e di bassi livelli di concentrazione, tanto che si è dovuto interrompere la visita.
Nel corso del secondo incontro, il 9 ottobre, durato mezz’ora, Sa’adat è svenuto e ha vomitato liquido giallo. Secondo il parere di un medico indipendente, questi sintomipossono essere collegati direttamente alla decisione dell’IPS di confiscare il sale ai prigionieri in sciopero della fame. Il medico ha confermato che le persone in sciopero della fame perdono generalmente trai 5 e i 7 chili durante i primi dieci giorni, come successo a Sa’adat, seguiti dalla perdita di altri 7-10 chili di peso nei successivi dieci giorni. Dato il suo peso di partenza e le sue generali condizioni di salute, negativamente influenzati da un isolamento di lunga durata, Ahmad Sa’adat potrebbe perdere il 23% del suo peso corporeo entro venti giorni, ponendolo in serio pericolo.
Addameer è estremamente preoccupata per le attuali condizioni di salute di Sa’adat e crede necessario ricoverarlo immediatamente in ospedale, così che ogni eventuale peggioramento possa essere monitorato. Inoltre, l’IPS dovrebbe riconsegnare il sale a tutti i prigionieri in sciopero della fame per evitare ogni drammatico deterioramento delle loro condizioni di salute. Addameer sollecita pertanto la comunità internazionale, inclusi gli attivisti e i sostenitori dei diritti umani e della giustizia in Palestina, a intervenire a favore di Ahmad Sa’adat:
– scrivendo una lettera all’IPS chiedendo l’immediato ricovero di Sa’adat e adeguate cure mediche, così come la riconsegna del sale a tutti i prigionieri che aderiscono allo sciopero della fame;
– scrivendo una lettera al Comitato Internazionale della Croce Rossa chiedendo loro di visitare subito Sa’adat e continuare a farlo regolarmente per monitorare le sue condizioni di salute.
Indirizza la tua lettera a:
Israeli Prison Service – Sivan Weizman, Spokesperson – Fax: (+972) 89 19 38 10 – Email: [email protected] This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it
IPS Legal Advisor – Fax: (+972) 89 19 38 40
Comitato Internazionale della Croce Rossa:
Mr. Juan Pedro Schaerer – Capo della delegazione a Tel Aviv – Fax: (+972) 35 27 03 70
Ms. Barbara Amstad – Capo della missione a Gerusalemme – Fax: (+972 2) 59 17 920 – Email: [email protected] This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it
(Fonte: Alternative Information Center)