L’ultimo attacco di Kiev contro il ponte di Crimea è una distrazione disperata

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

La controffensiva di Kiev, sostenuta dalla NATO, è fallita nonostante le decine di miliardi di dollari investiti in questa impresa, come confermato dalla candida ammissione del capo di stato maggiore dell’Agenzia della Difesa degli Stati Uniti, John Kirchhofer, alla fine della scorsa settimana: “Siamo in una situazione di stallo”. L’Ucraina non può contare nemmeno su altri aiuti americani, dopo che Biden ha rivelato che gli Stati Uniti sono “a corto” di munizioni avendo esaurito le loro scorte, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha poi dichiarato alla CNN che ci vorranno anni per ricostituirle.

È in questo contesto che gli Stati Uniti hanno deciso di fornire all’Ucraina munizioni a grappolo, nonostante in precedenza avessero descritto il loro presunto uso da parte della Russia come un “crimine di guerra”, l’hanno fatto semplicemente non avevano più molto altro da inviare. Il Presidente Putin aveva già valutato che l’esportazione di armi provocatorie come i proiettili all’uranio impoverito era dovuta proprio alla suddetta situazione, cosa che ha ribadito alla luce delle ultime notizie. È evidente che la “gara logistica”/”guerra di logoramento” del capo della NATO con la Russia non sta andando come previsto.

La controffensiva è fallita in modo così spettacolare che il viceministro della Difesa ucraino Anna Malyar è stata costretta a informare il suo pubblico che le notizie sull’offensiva russa nei pressi di Kupyansk, nella regione di Kharkov, sono vere, ma ha edulcorato la notizia affermando che Kiev sta “opponendo una forte resistenza”. Con la Russia che ha ripreso l’iniziativa militare, era solo questione di tempo prima che l’Ucraina ricorresse al terrorismo per distogliersi da queste dinamiche, ecco perché ha nuovamente attaccato il ponte di Crimea.

L’incidente di lunedì mattina ha causato la morte di almeno due persone e ha dimostrato che esistono ancora carenze nella difesa di questa infrastruttura strategica. Tuttavia, la sua chiusura temporanea in seguito a questo attacco non avrà probabilmente ripercussioni sulle operazioni in prima linea della Russia, soprattutto perché la sua parte ferroviaria non è stata danneggiata. Tuttavia, questa è ancora una vittoria simbolica per Kiev, che sarà raccontata dai media mainstream per far sembrare che la controffensiva abbia finalmente ottenuto qualcosa di significativo.

In realtà, però, quest’ultimo attacco non ha nulla a che fare con quella campagna. Era presumibilmente pianificato da tempo e non cambierà le dinamiche strategico-militari di questo conflitto, né in senso più ampio, quando si tratta del vantaggio della Russia sull’Occidente nella “gara logistica”/”guerra di logoramento”, né in senso specifico, per quanto riguarda la sua offensiva in direzione di Kupyansk. Tutto ciò che questo attacco farà è distrarre dai fatti precedenti che sono troppo “politicamente scomodi” per essere riconosciuti dai sostenitori di Kiev.

Mentre si abbandonano all’ultimo “copione” spinto dai media mainstream e dai troll online, resta il fatto che la controffensiva di Kiev è clamorosamente fallita e che i colloqui con Mosca riprenderanno probabilmente entro la fine dell’anno, come spiegato in dettaglio qui. Invece di essere ossessionati da questo incidente e di alimentare le speranze dei sostenitori di Kiev in modo irrealistico, sarebbe molto più responsabile condizionare tutti ad aspettarsi i suddetti sviluppi diplomatici, che sembrano inevitabili.

Unisciti al nostro canale telegram