
di Andrew Korybko
da https://korybko.substack.com
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
L’indagine del comitato investigativo russo sul coinvolgimento ucraino e occidentale negli attacchi terroristici sul territorio del loro paese è più importante che mai dopo che il Washington Post (WaPo) ha citato funzionari americani anonimi che riferiscono che gli Stati Uniti avevano informato l’FSB all’inizio di marzo che il Crocus sarebbe stato attaccato. Questa affermazione contraddice ciò che altri funzionari americani anonimi hanno detto al New York Times (NYT) su come gli Stati Uniti abbiano nascosto informazioni specifiche su quel complotto per non bruciare le loro fonti e i loro metodi.
Sia il NYT che il WaPo sono considerati giornali di cronaca di cui ci si può fidare per non inventare fonti o dichiarazioni anche se quanto sopra alla fine risulta essere fattivamente errato. Di conseguenza, non c’è motivo di dubitare che entrambi i mezzi di informazione si siano effettivamente serviti di canali con anonimi funzionari americani per introdurre le loro rispettive narrazioni nel sistema informativo globale, anche se non è chiaro il motivo per cui si contraddicono a vicenda. La ragione più probabile è che ci siano profonde divisioni interne su questo tema.
Ciascuno di questi due organi di informazione ha riferito a metà novembre della lettera firmata da più di 500 funzionari dell’amministrazione Biden in circa 40 agenzie governative che esprimevano un dissenso di principio sulla politica americana nei confronti dell’ultima guerra tra Israele e Hamas. Questo precedente dimostra che non è “teoria del complotto” speculare su profonde divisioni interne su questioni delicate su cosa sapevano gli Stati Uniti prima dell’attacco al Crocus e quanto di ciò effettivamente è stato passato alla Russia.
In quest’ottica, è probabile che le fonti del NYT abbiano spifferato che gli Stati Uniti avevano nascosto informazioni specifiche su questo complotto terroristico, ma poi le fonti del WaPo hanno effettuato un controllo dei danni alla reputazione dopo che la verità precedente aveva fatto apparire l’America terribile agli occhi di molte persone. Ciononostante, ciò che il NYT ha riportato è ormai “dimenticato”, mentre l’affermazione contraddittoria del WaPo sta rapidamente diventando la narrazione ufficiale, contribuendo a screditare i servizi di sicurezza russi.
Subito dopo l’attacco, i media mainstream (MSM) hanno decontestualizzato due frasi dell’incontro del presidente Putin con l’FSB pochi giorni prima dell’incidente per sostenere disonestamente che egli avrebbe minimizzato le minacce dell’ISIS-K nel periodo precedente all’accaduto, ma questa analisi li smentisce. Nel frattempo, questa analisi cita i resoconti dello stesso MSM dell’ultimo anno per ipotizzare che gli Stati Uniti siano venuti a conoscenza di questo complotto spiando Kiev, il che spiega perché sono così ossessionati dall’idea di incolpare solo l’ISIS-K.
Gli spunti di riflessione raccolti nelle precedenti analisi ipertestuali danno credito a quanto affermato dalle fonti americane del NYT, secondo cui gli Stati Uniti avrebbero nascosto informazioni specifiche sull’attacco, ma le prove e la logica in esse contenute non hanno superato il “Grande Firewall Occidentale” della censura dei MSM. La gente comune in Occidente potrebbe quindi essere portata a dare falso credito a ciò che le fonti americane del WaPo hanno appena affermato, manipolando così le loro opinioni su ciò che è accaduto prima dell’attacco al Crocus.
Il modo più efficace per superare il suddetto firewall è che il Comitato Investigativo Russo completi il lavoro in corso sul coinvolgimento dell’Occidente negli attacchi terroristici sul territorio nazionale, come la serie di omicidi, gli attacchi con i droni e i diversi attacchi al ponte di Crimea. Il loro rapporto finale e le relative prove pprodurre una tale sensazione mediatica globale che i MSM sarebbero costretti a parlarne, proprio come hanno fatto con le altre affermazioni della Russia sul Crocus.
Questo non solo proteggerebbe l’integrità della Russia, che secondo le fonti americane del WaPo avrebbe inspiegabilmente ignorato i presunti avvertimenti che il Crocus sarebbe stato preso di mira, ma darebbe anche una mano alla fazione del Deep State, relativamente più responsabile, rappresentata dalle fonti americane del NYT. Le profonde divisioni interne su Gaza e ora, a quanto pare, anche sul Crocus, hanno il potenziale per spostare l’equilibrio politico interno tra le due fazioni e influenzare anche le percezioni degli elettori in vista di novembre.
Se la fazione del Deep State più irresponsabile, rappresentata dalle fonti del WaPo, sarà in grado di mantenere il predominio della narrazione ufficiale su questo tema, gli elettori che si trovano sulla linea di confine nelle prossime elezioni potrebbero pensare che l’irresponsabile sia la Russia e non l’amministrazione Biden. Quelli che invece scopriranno la verità sul coinvolgimento dell’amministrazione Biden negli attacchi terroristici in territorio russo, potrebbero votare per un terzo partito o sostenere Trump per evitare la Terza Guerra Mondiale.
L’ex presidente ha accusato il presidente in carica di aver amplificato lo scenario peggiore con un errore di calcolo lo stesso giorno in cui è stato pubblicato il rapporto del WaPo, e questa preoccupazione è diventata un tratto distintivo della sua campagna elettorale, ma non si tratta di temerarietà sconsiderata come potrebbero sostenere i critici. Il lavoro in corso della Commissione d’inchiesta sul Russiagate dimostrerà quanto irresponsabile sia stata l’amministrazione Biden in questo senso, anche se è prematuro speculare sulle prove esatte che potrebbero presto venire alla luce.
Per lo meno, il finanziamento da parte degli Stati Uniti dell’agenzia di spionaggio militare (GUR) e della polizia segreta (SBU) dell’Ucraina è sufficiente a coinvolgerla indirettamente nei loro crimini, poiché Washington avrebbe potuto tagliare i cordoni della borsa per protestare contro i loro attacchi terroristici molto tempo fa, se non li avesse davvero appoggiati. Il rapporto del WaPo dello scorso autunno, che citava fonti americane senza nome per vantarsi di come la CIA avesse ricostruito il GUR dalle fondamenta a partire dal 2014, è ancora più schiacciante, poiché suggerisce fortemente che il GUR è sempre stato un proxy della CIA.
Questi fatti e altri ancora confluiranno probabilmente nei risultati dell’indagine, che prevedibilmente saranno così scandalosi che i media si sentiranno obbligati a riferirli dopo aver già riferito in particolare sull’affermazione relativamente meno scandalosa del coinvolgimento americano nell’attacco terroristico al Crocus. Anche se l’intento di questi organi di stampa sarà quello di screditare le conclusioni dell’indagine proprio come il loro articolo sull’ultima affermazione menzionata avrebbe dovuto fare, amplificherà comunque inavvertitamente questa notizia.
Rifiutarsi di parlarne significherebbe autoscreditarsi e apparire sospetti, ecco perché è stata presa la decisione di contestare l’affermazione della Russia di collegamenti americani e ucraini con l’attacco al Crocus. Dopo aver riferito sul rapporto finale del comitato investigativo russo, tuttavia, il MSM darebbe involontariamente una mano alla fazione del Deep State comparativamente più responsabile rappresentata dalle fonti del NYT e informerebbe gli elettori dell’attività terroristica in cui è coinvolta l’amministrazione Biden.
Per essere chiari, la Russia ha il diritto di indagare sul coinvolgimento di chiunque inegli attacchi terroristici sul suo territorio e di condividere ciò di cui è venuta a conoscenza con il mondo, proprio come fa qualsiasi altro paese. Gli effetti di secondo e terzo ordine che si prevede si manifesteranno dopo che il MSM inavvertitamente li avrà amplificati nel tentativo di screditarli una volta che il rapporto finale diventerà un fenomeno mediatico globale, non sono pianificati ma sono semplicemente prevedibili. Questa è una differenza cruciale poiché pianificare di influenzare il Deep State e le dinamiche elettorali equivarrebbe a un’ingerenza.
Il dilemma dei mass media è lo stesso che dovettero affrontare otto anni fa dopo le fughe di notizie del DNC, in quanto furono costretti a riferirli dopo che queste notizie divennero troppo grandi per essere ignorate, ma così facendo finirono per influenzare il Deep State e le dinamiche elettorali. Qualcosa di simile sta accadendo anche oggigiorno, anche se invece di un’altra serie di fughe di notizie del DNC, una fazione dello stato profondo relativamente più responsabile ha fatto trapelare al NYT che gli Stati Uniti hanno nascosto informazioni specifiche che avrebbero potuto prevenire l’attacco terroristico al Crocus.
A differenza di otto anni fa, tuttavia, i loro rivali relativamente più irresponsabili hanno molto più potere a seguito dell’epurazione dell’amministrazione Biden che ha neutralizzato politicamente la maggior parte delle forze del Deep State contrarie alla Nuova Guerra Fredda contro la Russia. Questa fazione dissidente esiste ancora, come evidenziato da ciò che hanno detto al NYT, ma i loro rivali sono molto più potenti, come dimostrato dalla risposta con l’ultima falsa narrazione spinta dal WaPo secondo cui gli Stati Uniti avrebbero presumibilmente trasmesso informazioni specifiche alla Russia.
È in questo contesto più ampio che il comitato investigativo russo sta portando avanti il suo lavoro, i cui effetti di secondo e terzo ordine potrebbero influenzare il Deep State e le dinamiche elettorali americane una volta che il rapporto finale sarà pubblicato e inavvertitamente amplificato dai mass media nel disperato tentativo di screditarlo. . Per questi motivi, le loro scoperte potrebbero avere un impatto enorme non solo sugli eventi interni agli stessi Stati Uniti, ma anche in tutto il mondo, considerando quanto sia ancora fondamentale il ruolo di quel paese negli affari globali.
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