di Andrew Korybko
da https://korybko.substack.com
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
La NATO e la Russia sono state sull’orlo della terza guerra mondiale martedì sera, dopo che l’Ucraina ha accidentalmente bombardato la Polonia. L’incidente è avvenuto mentre le forze ucraine stavano cercando di intercettare i missili russi in arrivo durante quello che è stato descritto come l’attacco più feroce di Mosca della sua operazione speciale fino ad ora, che alcuni ipotizzano sia coinciso con il fallimento dei presunti colloqui per il cessate il fuoco. Invece di abbattere il missile russo, l’S-300 di Kiev ha avuto un malfunzionamento ed è caduto in Polonia, dove ha ucciso due persone.
La leadership ucraina era ben consapevole dell’accaduto, ma ha deciso di propagandare la più pericolosa teoria cospirativa della storia nel tentativo di scatenare la Terza Guerra Mondiale. Zelensky ha mentito al mondo descrivendo il bombardamento accidentale delle sue forze sulla Polonia come “un attacco missilistico russo alla sicurezza collettiva” e dicendo alla NATO che “dobbiamo agire”. Il suo Ministro degli Esteri ha a sua volta gettato benzina sul fuoco affermando che tutte le accuse di responsabilità del suo schieramento per questo incidente non sono altro che “propaganda russa”.
A suo merito, Biden ha detto alla stampa, in risposta a una domanda sulla responsabilità della Russia: “ci sono informazioni preliminari che lo contestano. È improbabile, in base alla traiettoria, che sia stato sparato dalla Russia, ma vedremo”. Nello stesso articolo che riportava le sue parole, l’Associated Press citava anche tre funzionari statunitensi senza nome, secondo i quali “le valutazioni preliminari suggeriscono che il missile è stato lanciato dalle forze ucraine contro un missile russo in arrivo”.
Non c’è motivo di dubitare della valutazione di Biden né di quella dei tre funzionari statunitensi senza nome. Dopotutto, se qualcuno di loro avesse avuto qualche ragione credibile per sospettare che la Russia avesse bombardato la Poloniache fa parte della NATO – accidentalmente o meno – allora avrebbero reagito in modo molto diverso a causa degli impegni di sicurezza collettiva ai sensi dell’Articolo 5. Chiaramente, proprio come nel caso dell’attacco terroristico al Nord Stream, che con ogni probabilità è stato compiuto dall’Asse anglo-americano, la NATO non ritiene Mosca veramente responsabile.
Questa conclusione oggettiva, formata sulla valutazione condivisa nientemeno che dal Presidente degli Stati Uniti e che quindi non può in alcun modo essere definita “propaganda russa”, dimostra che Kiev stava effettivamente cospirando per ingannare la NATO e scatenare la Terza Guerra Mondiale. Questa realizzazione contraddice la cosiddetta “saggezza convenzionale” del conflitto ucraino, poiché l’opinione pubblica del ‘Miliardo d’Oro’ dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti ha avuto la falsa impressione che Kiev stesse “vincendo”.
Se fosse stato davvero così, il suo Presidente e il suo Ministro degli Esteri non avrebbero mentito al mondo incolpando la Russia dopo che le loro forze avevano accidentalmente bombardato la Polonia, il che era indiscutibilmente un tentativo di manipolare la NATO per farla reagire direttamente in quello che quasi certamente sarebbe stato un attacco cinetico. Un attacco convenzionale da parte della NATO contro la Russia, sia all’interno dei suoi confini universalmente riconosciuti prima del 2014, sia nelle ex regioni ucraine che si sono successivamente riunificate, avrebbe scatenato una guerra più ampia.
Il fatto stesso che gli alti funzionari di Kiev abbiano letteralmente cospirato per mettere in moto questo scenario apocalittico suggerisce che non sono così fiduciosi dei nuovi guadagni sul campo come sostenuto pubblicamente. Piuttosto, sembrano temere che i presunti colloqui per il cessate il fuoco tra Russia e Stati Uniti dell’ultima settimana, uniti alla limitata capacità militare-industriale dei patroni della NATO di mantenere l’entità e il ritmo dei loro aiuti, si tradurranno inevitabilmente in un’insostenibile pressione su di loro affinché scendano a compromessi con Mosca.
Questo è inaccettabile per la leadership iper-nazionalista e per la popolazione a cui è stato fatto il lavaggio del cervello e che si aspetta la realizzazione di tutti gli obiettivi, cosa che si traduce nella riconquista della Crimea, del Donbass e della Novorosissya, regioni che si sono tutte riunificate alla Russia. In caso contrario, è improbabile che Zelensky e la sua cricca possano mantenere la presa del potere di fronte a proteste popolari soprattutto se elementi iper-nazionalisti dell’SBU sostenessero lo scenario della Rivoluzione Colorata.
È stato quindi solo per i loro interessi politici che hanno cospirato per ingannare la NATO e far scoppiare la Terza Guerra Mondiale, mentendo ai loro alleati e sostenendo che è stata la Russia a bombardare deliberatamente la Polonia e non le loro forze che lo hanno fatto accidentalmente mentre cercavano di abbattere i missili del nemico. In parole povere, la leadership ucraina preferirebbe rischiare un’apocalisse nucleare piuttosto che rischiare di essere rovesciata da una rivolta popolare sostenuta dall’SBU.
Il pubblico occidentale farebbe bene a soffermarsi su questo dato che significa che è stato costretto dai loro governi a sovvenzionare quello che può essere oggettivamente descritto come un letterale culto della morte apocalittico che ha mentito ai loro leader nel tentativo di indurli a bombardare la Russia e quindi probabilmente scatena la terza guerra mondiale. La leadership ucraina è quindi un pericolo non solo per il suo stesso popolo e per quello russo, ma per il mondo intero. Non c’è dubbio che i suoi sostenitori debbano costringerlo urgentemente ad accettare un cessate il fuoco prima che sia troppo tardi.
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