Lo scandalo della corruzione negli appalti della NATO potrebbe ritardare i suoi piani di rapida militarizzazione

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Il prossimo vertice della NATO si terrà il 24-25 giugno all’Aia e quasi certamente vedrà il blocco ampliare i suoi piani di rapida militarizzazione già esistenti. Trump chiede che tutti i membri spendano il 5% del PIL per la difesa il prima possibile, che, come ha recentemente ricordato Politico in un articolo, è suddiviso tra il 3,5% per le “spese militari vere e proprie” e l’1,5% per questioni legate alla difesa, come la sicurezza informatica. Ecco tre briefing di approfondimento sui piani di rapida militarizzazione della NATO per aggiornare i lettori:

* 19 luglio 2024: The EU’s Planned Transformation Into A Military Union Is A Federalist Power Play

* 24 ottobre 2024: NATO’s Military Schengen

* 7 marzo 2025: The ‘ReArm Europe Plan’ Will Probably Fall Far Short Of The Bloc’s Lofty Expectations

In breve, l’UE vuole sfruttare i falsi timori di una futura invasione russa per centralizzare ulteriormente l’alleanza con questo pretesto, con lo “Schengen militare” (per facilitare la libera circolazione di truppe e attrezzature tra gli Stati membri) e il “Piano di riarmo dell’Europa” da 800 miliardi di euro come manifestazioni concrete. Il primo creerà l’unione militare desiderata, mentre il secondo comporterà l’urgente necessità di un meccanismo per organizzare la ripartizione degli investimenti nella difesa tra tutti i membri.

È qui che l’Agenzia di supporto e approvvigionamento della NATO (NSPA) dovrebbe svolgere un ruolo importante, data la mancanza di alternative e la difficoltà di mettere d’accordo i membri sulla creazione di una nuova agenzia a livello UE a causa delle preoccupazioni di alcuni Stati in materia di sovranità. Secondo il sito web della NSPA, “[il suo] obiettivo è quello di ottenere il miglior servizio o le migliori attrezzature al miglior prezzo per il cliente, consolidando le esigenze di più nazioni in modo efficiente in termini di costi attraverso il suo quadro di acquisizione multinazionale chiavi in mano”.

Il problema, tuttavia, è che la NSPA è stata coinvolta in uno scandalo sugli appalti nel corso dell’ultimo mese. In merito, Deutsche Welle ha pubblicato un rapporto equo e dettagliato su quanto accaduto, che può essere sintetizzato come segue: alcuni dipendenti hanno trasmesso informazioni ad appaltatori della difesa in cambio di fondi che sono stati in parte riciclati attraverso società di consulenza. Secondo quanto riferito, la NSPA avrebbe avviato lei stessa le indagini, ma ciò potrebbe non essere sufficiente per contenere i danni causati dallo scandalo.

Sebbene continuerà a funzionare, alcuni Stati membri potrebbero ora esitare a fare affidamento sui suoi servizi più di quanto necessario per evitare di pagare di più per qualsiasi cosa stiano cercando di acquistare, se altri dipendenti corrotti dovessero sfortunatamente occuparsi della loro richiesta. Naturalmente, l’iniziativa della NSPA di indagare su se stessa – che ha portato finora a tre arresti e si è estesa a diversi paesi, compresi gli Stati Uniti – potrebbe rassicurare alcuni Stati, ma pochi saranno disposti a correre rischi inutili.

Se un numero sufficiente di membri della NATO adotterà questo approccio nel comprensibile perseguimento dei propri interessi finanziari, soprattutto se spinti dall’opinione pubblica a non rischiare di sprecare il denaro dei contribuenti, ciò potrebbe complicare collettivamente i piani di rapida militarizzazione della NATO. Resta da vedere quale effetto avrà, ma lo scandalo di corruzione negli appalti della NSPA non poteva arrivare in un momento peggiore, ed è importante non lasciare che l’élite lo nasconda sotto il tappeto per convenienza.

Unisciti al nostro canale telegram