L’asse anglo-americano trae vantaggio dall’attacco terroristico ecologico nel Mar Baltico

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Il danno senza precedenti arrecato ai gasdotti Nord Stream lunedì notte è stato certamente un atto di sabotaggio, come sospettano Danimarca, Germania, Polonia e Russia, anche se nessuno è d’accordo su chi abbia compiuto questo attacco terroristico ecologico nel Mar Baltico. Kiev, tuttavia, ha prevedibilmente incolpato la Russia di aver distrutto il proprio gasdotto in un remix della sua precedente teoria cospirativa secondo cui la Russia bombarda regolarmente la centrale nucleare di Zaporozhye, anch’essa sotto il suo controllo. Questo ridicolo scenario può quindi essere ragionevolmente escluso, soprattutto perché Mosca potrebbe semplicemente tenere il rubinetto chiuso per motivi tecnici senza rischiare di farsi beccare a sabotare i propri gasdotti in acque controllate dalla NATO.

Anche i Paesi dell’Europa continentale, come la Polonia, non dovrebbero essere sospettati, anche se il tubo baltico appena inaugurato dalla Norvegia fa di questo aspirante leader regionale un importante attore energetico. Il rischio di un grave contraccolpo ecologico per gli interessi diretti di questo Paese è troppo elevato per giustificare un atto terroristico di questo tipo, volto a paralizzare per sempre l’unico potenziale concorrente dei due gasdotti Nord Stream. Detto questo, l’attacco serve comunque gli interessi più ampi della Polonia proprio per questo motivo, anche se molto probabilmente è dietro l’accaduto o non ne era a conoscenza in anticipo, ed è per questo che i sospetti dovrebbero ricadere sui suoi alleati dell’Asse anglo-americano (AAA).

Entrambi hanno interesse a dividere e governare l’UE facilitando l’ascesa della Polonia come Grande Potenza continentale in grado di competere con la Germania leader de facto del blocco (almeno nell’Europa Centrale e Orientale [CEE]), come ho spiegato nella mia analisi di metà settembre su come “La Polonia sta ingigantendo la minaccia tedesca all’Europa Centrale per consolidare la sua influenza regionale“. Per mettere definitivamente fuori gioco la Germania dal punto di vista geopolitico e geoeconomico, l’AAA deve non solo indurla con successo a commettere un suicidio economico attraverso il rispetto delle sanzioni anti-russe, ma anche distruggere ogni possibilità di un futuro riavvicinamento strategicamente significativo con la Russia.

Sabotando i gasdotti Nord Stream si ottiene proprio questo, disincentivando la Germania dall’aderire a qualsiasi piano energetico che potrebbe avere per riparare le relazioni con la Russia. Con questo scenario dopo l’attacco terroristico ecologico di lunedì sera nel Mar Baltico, che è servito anche a rendere la Polonia uno degli hub energetici più importanti del continente, la Germania potrebbe anche pensare di non avere più nulla da perdere nei confronti della Russia se inviasse carri armati a Kiev. Questa inerzia strategica, artificialmente creata, comprometterebbe le relazioni russo-tedesche per decenni.

Considerando questi esiti, sia immediati che futurii, non c’è dubbio che l’AAA tragga i maggiori vantaggi dall’attacco terroristico ecologico appena compiuto nel Mar Baltico contro i due gasdotti Nord Stream. Sono isolati dalle conseguenze del disastro ecologico che hanno creato e sono quindi in grado di portare avanti i loro grandi obiettivi strategici senza alcun costo per loro stessi. Questo attacco terroristico ha distrutto ogni possibilità di riavvicinamento energetico russo-tedesco, ha immediatamente catapultato la Polonia nella posizione di uno degli hub energetici più importanti del continente e ha portato al livello successivo i piani per dividere e governare l’Europa.

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