La reazione di Zyuganov all’ultimo discorso di Putin

Riportiamole parole pronunciate il 28 febbraio di fronte ai giornalisti da Gennady Zyuganov. Il presidente del Comitato centrale del Partito Comunista della Federazione Russa chiama alla coerenza in tutti i settori di fronte alla gravità della minaccia da cui la Russia si sta difendendo sottolineata da Putin pochi giorni prima, il 23 febbraio, nella data che segna l’anniversario della formazione nel 1918 dell’Armata Rossa e che viene celebrata come giornata del difensore della patria.

Traduzione dal francese dal sito Histoireetsociete a cura di Aginform

https://histoireetsociete.com

Questo il link dell’originale russo:

https://kprf.ru/

Nelle trasmissioni di domenica ho ascoltato con attenzione i punti principali del discorso del Presidente. Vladimir Vladimirovich ha poi parlato con forza al raduno-concerto di 200.000 persone tenutosi al Luzhniki.

Il Presidente ha sottolineato il concetto che l’Occidente vuole la sconfitta geopolitica della Russia. Ha detto che questo significa la sconfitta del mondo russo, la disintegrazione dello Stato russo e lo smembramento del nostro popolo multinazionale. Questo è assolutamente inaccettabile da ogni punto di vista.

Condivido questo giudizio. Insisto affinché il governo, il Consiglio di Sicurezza, la Duma di Stato e il Consiglio della Federazione reagiscano in modo appropriato al discorso del Presidente.

Il messaggio contiene valutazioni precise sull’operazione militare e politica, comprese le sanzioni occidentali, che sono già 15.000. Abbiamo già contato non meno di 7.500 persone fisiche e giuridiche sanzionate. Non c’è mai stato nulla di simile nella storia degli altri Paesi. Ma questo non ci ha impedito di resistere.

Dobbiamo capire che si sta preparando un’offensiva di primavera. Se coloro che sono responsabili dell’adozione di misure urgenti si comportano ancora una volta in modo negligente, temo che andremo incontro a un altro fallimento. Come militare, è mio dovere avvertire che non vedo una preparazione adeguata in diverse unità (comprese quelle industriali).

La nostra squadra ha viaggiato da Kursk a Kherson. I nostri leader hanno visitato tutti i principali siti in fase di ricostruzione. Stiamo facendo di tutto per sostenere i combattenti che servono fedelmente il loro Paese e difendono il mondo russo in prima linea.

Abbiamo inviato sul posto il 105° convoglio umanitario. Abbiamo inviato tutto il necessario. 17.000 tonnellate. E ogni giorno riceviamo e aiutiamo i bambini che arrivano da lì. Ora stanno imparando il vero patriottismo e l’internazionalismo. Erano stati istruiti ulla base di libri di testo di Soros. Soros aveva preparato due milioni di libri di testo che, a partire dalla seconda classe della scuola primaria, inculcavano l’odio verso il mondo russo, verso noi come nazione, il nostro Stato e la nostra storia sovietica. Questo è inaccettabile. Tutti i ministeri devono intensificare gli sforzi.

Mi rivolgo al Ministero della Difesa. Al Ministro Shoigu. al Capo di Stato Maggiore. Fate una valutazione realistica di ciò che sta accadendo! Non capisco perché i proiettili d’artiglieria vengano fatti affluire in convogli dall’Occidente fino alla linea di combattimento in Ucraina. Perché non vengono tagliati i canali che permettono a queste munizioni di raggiungere la linea del fronte? Perché non agiscono quando tutte le linee rosse sono state superate dal nostro avversario geopolitico da molto tempo?

Hanno persino fatto saltare il ponte della Crimea, che stiamo riparando da sei mesi. Ma le strade utilizzate per portare armi e carri armati in Ucraina sono ancora percorribili.

Perché l’intero sistema di propaganda che lavora contro le nostre truppe e contro il popolo ucraino è ancora in piedi? Perché non viene rafforzata la capacità di comunicare la verità alla popolazione ucraina? Il popolo ucraino non comprende appieno di essere stato fatto prigioniero. I nazisti e i banderisti, guidati dagli americani e dalla CIA, stanno usando l’AFU come un esercito di mercenari, che vengono utilizzati contro il nostro Paese.

Ritengo che bisogna fare la guerra sul serio.

Abbiamo appena celebrato il 23 febbraio [l’anniversario della creazione dell’Armata Rossa, NdT]. Lenin ha realizzato il Grande Ottobre. Due mesi dopo si trovava già di fronte al fatto che i banchieri di Londra, Parigi e New York si erano riuniti per condannare il Paese sovietico e dividerlo in sfere di influenza. All’epoca Lenin non aveva un esercito. Si rivolse a tutto il Paese con lo slogan: “La patria socialista è in pericolo!” Il risultato fu la formazione di un esercito di quattro milioni di persone. Circa 86.000 ufficiali zaristi prestarono servizio nell’esercito degli operai e dei contadini. Agli ufficiali furono affiancati dei commissari. Essi svolsero il loro lavoro in modo impeccabile. Per questo abbiamo sconfitto gli interventisti di 14 Paesi. Abbiamo espulso gli interventisti da tutti i porti: inglesi, americani, giapponesi, francesi e tutti gli altri. Poi abbiamo iniziato a costruire la grande potenza sovietica.

Ma fin dal primo giorno i banchieri e i loro tirapiedi ci hanno dichiarato guerra. E questa guerra non si è fermata un solo giorno. Erano passati pochi mesi dal maggio 1945 quando Churchill a Fulton ci dichiarò una nuova guerra. Sviluppando armi nucleari, prepararono un piano per una guerra lampo contro l’URSS. Da tempo la guerra fredda si è trasformata in guerra calda. Adesso stiamo addirittura combattendo corpo a corpo.

Grazie all’era sovietica, grazie alla mobilitazione totale della scienza e dell’istruzione, grazie al lavoro e agli sforzi geniali del Generalissimo Stalin e dell’Accademico Kurchatov, abbiamo eliminato il divario tecnologico tra USA e URSS. Kurchatov morì all’età di 57 anni. Per sei anni non si è preso un solo giorno di riposo. Ha ricevuto il Premio Lenin, quattro Premi Stalin, Kurchatov è stato tre volte Eroe dell’Unione Sovietica. È sepolto sulla Piazza Rossa, accanto a Korolev. Queste persone geniali hanno garantito la nostra sicurezza. E noi non abbiamo ancora alcuna garanzia che la Quinta Colonna non venga di nuovo sulla Piazza Rossa per ricoprire col compensato il Mausoleo di Lenin.

All’inizio dell’operazione speciale la Quinta Colonna sembrava aver nascosto la coda e le orecchie, ma ora sta diventando più audace. Accendo “Soloviov Life”. E cosa sento? I militari e gli esperti sono indignati. Perché sono indignati? Apro Nezavisimaya Gazeta ed ecco un editoriale di Konstantin Remchukov che cancella con un tratto di penna l’intero messaggio del Presidente e parla come un americano. Ditemi, com’è possibile una cosa simile in condizioni di guerra?

Se vogliamo commerciare e negoziare, è un conto, ma se vogliamo difendere il mondo russo, dobbiamo capire che non possiamo permetterci di essere sconfitti. Lo devono capire tutti, indipendentemente dal partito di appartenenza. Ci è stata dichiarata una guerra di annientamento. I complessi militari-industriali di 40 Stati sono stati soggiogati a questo scopo, hanno piegato l’Europa intera e formato le loro fila.

Voglio anche parlare dei nostri servizi. Ci hanno fatto saltare tre gasdotti di primaria importanza. Ora si sa chi li ha fatti saltare. L’hanno scritto loro stessi. Biden ha annunciato ufficialmente che il gas non potrà passare mai più. Sappiamo che a premere l’ultimo pulsante sono stati i norvegesi. Ebbene c’è un oleodotto norvegese che arriva in Polonia. Perché funziona ancora?

Io ho prestato servizio nell’esercito per tre volte. So cos’è la guerra. So cosa sono i servizi di informazione e i servizi speciali. Perché, dopo aver ascoltato il discorso del Presidente, non è stato fatto quello che andava fatto per il fronte e per la vittoria?

Il Presidente ha affermato molto chiaramente che il sistema di Bologna [processo di armonizzazione dei vari sistemi di istruzione superiore europei, NdT] deve essere abolito. Il sistema di Bologna e il QSM [sistema di valutazione con questionari a scelta multipla, NdT] stanno distruggendo tutto ciò che riguarda l’educazione patriottica, la nostra storia, la nostra cultura. Invitiamo il Ministro dell’Istruzione alla Duma di Stato. Ascoltiamolo. Cosa intende fare adesso?

Perché non c’è ancora informazione politica negli istituti di istruzione superiore?

Bisogna sostenere i combattenti al fronte. Ma questo richiede una diversa politica di informazione. Richiede una mobilitazione di tutte le forze e le risorse.

Dobbiamo riunirci per discutere e scoprire su quali basi l’anno scorso sono stati sottratti al Paese 261 miliardi di dollari. Andiamo fino in fondo: chi ha portato via questo denaro dal Paese? Perché la nostra oligarchia non vuole aiutare il Paese? Belousov ha convocato il Consiglio e ho potuto dare un’occhiata ai verbali. I pezzi grossi erano tutti insieme. Hanno 81.000 miliardi nei loro conti. Non pagano nemmeno le tasse normali e non hanno dato neanche 250 miliardi per colmare il buco di bilancio. I “bambini di guerra” [quelli che hanno vissuto da bambini i nove anni di guerra nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk, NdT] stanno ancora aspettando e muoiono di fame. La loro patria è al nono anno di povertà. Come si pensa di poter raggiungere la coesione in queste condizioni?

Dovremmo chiederlo a Mishustin [il primo ministro, NdT]. Che metta sul tavolo di questa oligarchia un rapporto che è stato distribuito a Davos. I banchieri americani e occidentali hanno proposto ufficialmente di aumentare le tasse di un altro 50% nel contesto attuale. Da nessuna parte pagano meno del 30%. Perché la nostra oligarchia non prende nessuna iniziativa? Lì sono stati derubati e qui sarebbero spolpati fino all’osso. Ecco perché il compito è la massima coesione. Ma l’unità è possibile sulla base di una buona idea. Le idee del patriottismo e della salvezza del nostro Stato sono grandi idee.

I cinesi ci hanno dato una spalla su cui appoggiarci in questi tempi difficili. Wang Yi ha incontrato i tedeschi, i francesi, gli italiani e persino il ministro ucraino. Poi è venuto da noi. Ha informato Patrushev e Lavrov nei dettagli. E ha incontrato il nostro Presidente. Ora Xi Jinping verrà da noi per elaborare una buona politica. I 12 punti che i cinesi hanno formulato per una risoluzione pacifica del conflitto necessitano di una discussione approfondita, di un esame e di un sostegno. Ma tutte le capitali del mondo devono capire. In Asia, in Africa e in America Latina. Gli americani vogliono continuare il loro dominio coloniale, vogliono torcere i cervelli e le braccia di tutti.

Non vi piaceva il colonialismo del passato! Ma quello nuovo che gli Stati Uniti stanno costruendo sarà peggiore dei campi di concentramento di Hitler. Peggiore per contenuto e natura.

Uniamoci dunque, uniamoci, fermiamo il nazismo che sta arrivando. Tra l’altro, sono stati loro a nutrire Hitler. E poi il bacillo bruno si è diffuso in tutta Europa. E poi hanno iniziato la guerra.

E ora è il momento della verità, che richiede la massima mobilitazione di tutte le forze e le risorse. Abbiamo proposto un programma di sviluppo, un bilancio per lo sviluppo di 45.000 miliardi, tre veri programmi. Ora tutti i ministri vengono a fare discorsi alla Duma di Stato. Insistiamo affinché Mishustin riferisca al più presto. Ieri è stato deciso che sarà il 23 marzo.

Faremo tutto il possibile per garantire che il nostro programma sia sul tavolo di tutti i ministri. Ma per rispondere al messaggio del Presidente, che richiede la massima mobilitazione dei cittadini, abbiamo bisogno anche di coesione interna e di volontà politica. Nessuno ha mai vinto senza coraggio e volontà politica.

Unisciti al nostro canale telegram