La promozione di Shoigu ha perfettamente senso se vista dal punto di vista di Putin

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Molti osservatori sono rimasti sorpresi quando domenica si è diffusa la notizia che il Presidente Putin avrebbe rimosso Sergey Shoigu dal suo incarico di Ministro della Difesa, e ancora di più sono si sono sopresi quando si è scoperto che avrebbe sostituito Nikolai Patrushev come Segretario del Consiglio di Sicurezza, il che equivale a una promozione. Coloro che valutano diversamente la traiettoria della carriera di Shoigu e considerano questa una retrocessione sono disonesti, poiché queste stesse persone hanno precedentemente elogiato l’influenza di Patrushev nel suo ex incarico.

La carriera di Patrushev non sta comunque finendo, poiché il Cremlino ha dichiarato che presto sarà nominato per un nuovo incarico. Gli osservatori possono solo ipotizzare quale sarà, ma Patrushev è stato per decenni uno degli amici più fedeli e fidati del Presidente Putin, quindi è improbabile che il leader russo lo declassi. Anche Shoigu è un suo amico intimo e fidato, questo è uno dei motivi per cui è stato promosso nella nuova posizione, che comprende anche il ruolo di vice capo della Commissione industriale della difesa.

Ciononostante, negli ultimi due anni alcuni sostenitori dell’operazione speciale in patria e all’estero hanno criticato Shoigu, incolpandolo della serie di insuccessi della fine del 2022 che hanno posto le basi per la fulminea ascesa di Yevgeny Prigozhin prima che volasse troppo vicino al sole durante il fallito tentativo di colpo di stato della scorsa estate. Sebbene sia comprensibile che alcune critiche ben intenzionate siano state rivolte a lui in qualità di Ministro della Difesa, è sarebbe ingiusto scaricare la colpa interamente su di lui.

Shoigu non è un militare, ma un tecnocrate che è stato nominato dal Presidente Putin più di dieci anni fa, nel 2012, per supervisionare l’attuazione delle riforme pianificate all’epoca. Ovviamente ha imparato molto sul lavoro, ma ha sempre dovuto fare affidamento su professionisti più esperti come il Capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov e altri membri permanenti della burocrazia militare russa quando ha preso decisioni importanti. Non c’è nulla di male in questo, ma è importante che gli osservatori lo tengano presente.

Dopo tutto, molti avranno sentito la frase “Se non vuoi parlare con Lavrov, parlerai con Shoigu”, su cui lo stesso diplomatico russo è stato recentemente interrogato durante un’intervista del mese scorso. Si tratta di una frase vecchia di almeno qualche anno, ma che implica che chi non si adegua alle richieste diplomatiche della Russia rischia di doversi confrontare con le sue forze militari. La sostanza è buona, ma è servita involontariamente a esagerare le competenze militari di Shoigu, creando così false percezioni sulla sua esperienza e sul suo ruolo.

A differenza di Shoigu, Sergey Lavrov è un professionista preparato nel suo campo, non un tecnocrate. Il suo status di celebrità è quindi basato sul merito, non sul mito. Questa precisazione non intende sminuire Shoigu in alcun modo, ma solo evidenziare l’involontaria imprecisione della frase sopra citata. Capire l’uomo dietro il mito aiuta gli osservatori a comprendere perché alcuni dei sostenitori dell’operazione speciale provano un sentimento così forte nei suoi confronti, sia in senso positivo che negativo.

In realtà, non si tratta né di un eroe né di un cattivo come credono i rispettivi schieramenti, ma semplicemente di un fedele tecnocrate di cui il Presidente Putin si fida nonostante i colpi di scena dell’operazione speciale. Come ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, l’ultima fase della campagna richiede un esperto di economia come Andrey Belousov per iniettare innovazione nelle forze armate, ecco perché Shoigu è stato rimosso dal suo incarico per poi essere promosso a Segretario del Consiglio di Sicurezza con ancora più influenza di prima.

Alcuni sostenitori dell’operazione speciale saranno ovviamente dispiaciuti di questo sviluppo, soprattutto se hanno sostenuto Prigozhin al posto di Shoigu durante il dramma dell’anno scorso, ma il giudizio del Presidente Putin nell’ultimo quarto di secolo è stato piuttosto solido e dovrebbe quindi essere rispettato dai benpensanti. È prematuro stabilire quali saranno le conseguenze della sua promozione, anche perché il prossimo incarico di Patrushev non è ancora stato confermato, quindi tutti dovrebbero aspettare un po’ prima di esprimere giudizi affrettati.

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