La giustizia internazionale deve essere raggiunta attraverso la lotta

da https://giuliochinappi.wordpress.com

L’arroganza delle forze egemoniche continua a minare la giustizia internazionale, alimentando conflitti e ingiustizie. Solo una lotta risoluta contro il doppio standard e l’arbitrarietà può garantire un ordine mondiale equo, rispettoso della sovranità e dei diritti di ogni nazione.

Massacri e distruzione, fame e povertà, atti di discriminazione razziale si sono diffusi in diverse parti del mondo anche lo scorso anno a causa dell’arroganza e dell’arbitrarietà delle forze egemoniche.

È desiderio comune dell’umanità vivere in un mondo pacifico e prospero, rafforzando l’amicizia e la cooperazione, e per realizzarlo è necessario ottenere una vera giustizia internazionale.

La vera giustizia internazionale consiste nel rifiuto dell’arroganza, dell’arbitrarietà, del doppio standard e dell’ingiustizia delle forze egemoniche sulla scena internazionale e nella risoluzione imparziale di tutte le questioni internazionali in linea con le esigenze e gli interessi indipendenti di ciascun paese e nazione.

Le forze egemoniche guidate dagli Stati Uniti ignorano apertamente i principi fondamentali delle relazioni internazionali riconosciuti nel mondo per realizzare la loro ambizione sfrenata.

Un esempio lampante è la situazione in Medio Oriente, che ha suscitato inquietudine e preoccupazione, indignazione e condanna in quasi tutti i paesi.

Sebbene il conflitto tra Palestina e Israele, che dura da secoli, abbia origine storica nella prolungata contrapposizione nazionale e religiosa, la causa principale del conflitto irrisolto è la violazione del principio fondamentale dell’uguaglianza sovrana nelle relazioni internazionali.

Nel 1947 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò una risoluzione che divideva il territorio palestinese in due parti, tracciando un confine affinché lì potessero coesistere uno Stato arabo e uno Stato ebraico. Dalla sua fondazione, Israele si è comportato in modo imprudente, conducendo una serie di guerre di aggressione per espandere il proprio territorio e ottenendo lo status di Stato membro dell’ONU. I palestinesi, invece, sono stati privati della loro terra e costretti a vagare per decenni, senza ancora poter esercitare la loro sovranità come Stato pienamente indipendente sulla scena internazionale.

Pertanto, la condizione essenziale per risolvere la questione mediorientale in conformità con i principi fondamentali delle relazioni internazionali è porre fine all’occupazione israeliana e proteggere i legittimi interessi e i diritti sovrani del popolo palestinese. In risposta a questa richiesta della comunità internazionale, nell’aprile dello scorso anno è stata nuovamente discussa all’ONU la questione dell’ammissione della Palestina come membro a pieno titolo dell’organizzazione. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno esercitato il loro veto, impedendo che la questione superasse la soglia del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Sebbene l’ordine internazionale per il mantenimento della pace sia stato stabilito dall’ONU per prevenire le aggressioni e preservare la pace dopo i disastrosi eventi della Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti e le altre forze egemoniche lo ignorano apertamente.

Se tali atteggiamenti arroganti e arbitrari vengono tollerati sulla scena internazionale, né la pace globale né lo sviluppo indipendente degli Stati sovrani, né la vera giustizia internazionale potranno essere realizzati.

È fondamentale rifiutare con fermezza i doppi standard delle forze egemoniche e dominatrici e garantire imparzialità in tutte le questioni internazionali.

La strategia globale dell’ONU contro il terrorismo, adottata dall’Assemblea Generale nel 2006, ha stabilito misure che gli Stati membri dell’ONU e le organizzazioni internazionali e regionali devono adottare per combattere il terrorismo congiuntamente. Tuttavia, gli Stati Uniti sfruttano la lotta al terrorismo come strumento per mantenere la propria egemonia e ampliare il proprio dominio, fingendo di rispondere agli sforzi della comunità internazionale contro il terrorismo.

Con arroganza, etichettano come “sponsor del terrorismo” gli Stati sovrani che considerano contrari ai propri interessi. Inoltre, incoraggiano il terrorismo fornendo fondi e armi letali ai loro burattini in Ucraina e a Israele, proteggendo e sostenendo i loro crimini terroristici sulla scena internazionale.

I doppi standard vergognosi applicati dagli Stati Uniti ostacolano seriamente gli sforzi internazionali contro il terrorismo e favoriscono attivamente la rinascita degli estremisti.

La crisi di Gaza e il conflitto in Ucraina persistono anno dopo anno perché gli Stati Uniti e l’Occidente si rifiutano ostinatamente di seguire il principio di una soluzione giusta e pacifica e continuano a spingere i loro alleati a guerre per procura per il proprio tornaconto.

L’ingiustizia dilagante delle forze egemoniche sulla scena internazionale non rappresenta la vera tendenza dei tempi.

I popoli progressisti del mondo, che aspirano alla verità e alla giustizia, devono mobilitarsi per ottenere una vera giustizia internazionale, indipendentemente dalle differenze di opinione politica, fede religiosa o livello di sviluppo economico e culturale.

La vera giustizia internazionale deve essere conquistata con la lotta, poiché non può essere raggiunta solo con il desiderio.

Kim Rye Yong
Pyongyang Times

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