
di Giulio Chinappi
da https://giuliochinappi.wordpress.com
Per la prima volta, l’elezione di un Pontefice potrebbe vedere i cardinali africani, asiatici o latino-americani contare più del vecchio mondo, trasformando non solo la leadership spirituale, ma anche il posizionamento geopolitico della Santa Sede nel XXI secolo.
Negli ultimi dodici anni, anche grazie alle scelte fatte da Papa Francesco in materia di promozioni cardinalizie, il volto del Conclave si è spostato ben oltre i confini tradizionali dell’Europa, con la quota dei porporati europei passata dal 52,2% del 2013 al 39% del 2025. Al tempo stesso, Asia e Oceania hanno quasi raddoppiato la propria rappresentanza, salendo dal 9,6% al 20% degli elettori, mentre Africa e Americhe consolidano un peso che riflette il baricentro demografico del cattolicesimo globale.
Questa nuova “geografia del Conclave” non è soltanto un dato statistico, ma il segnale di un cambiamento profondo nel modo in cui la Chiesa universale intende ascoltare e guidare le comunità in crescita: dalle metropoli dell’Asia orientale alle diocesi dell’Africa subsahariana, fino alle sfide pastorali delle Americhe. Nel cuore di Roma, il Collegio cardinalizio si presenta oggi come un crocevia di sensibilità culturali e realtà sociali, pronto a dare forma al prossimo pontificato secondo un equilibrio inedito di esperienze e prospettive.
Nella nostra analisi, partiamo proprio dall’Europa, che storicamente ha sempre rappresentato la maggioranza assoluta dei cardinali. Infatti, nel Conclave del 2013, l’Europa vantava 60 cardinali su 115 elettori, oltre la metà del totale (52,2%); tuttavia, nel 2025 il numero è sceso a 53 su 135, pari al 39% (di cui uno, lo spagnolo Antonio Cañizares Llovera, dovrebbe essere assente per ragioni di salute). All’interno del contingente europeo, l’Italia continua a farla da padrona, restando, con ben 17 porporati, il gruppo nazionale più numeroso, ma fa segnare comunque una contrazione decisa rispetto ai 28 cardinali di dodici anni fa, venendo relegata al 12,6% del totale.
Le Americhe confermano un ruolo di primo piano con 37 cardinali elettori, pari al 27,4% del totale. Di questi, 20 provengono dall’America Settentrionale e Centrale, mentre 17 sono di provenienza sudamericana. Rispetto al 2013, questa area cresce lievemente in valori assoluti (da 33 a 37) ma diminuisce leggermente in percentuale (da 28,7% a 27,4%) a causa dell’ampliamento complessivo del Collegio, passato da 115 a 135 cardinali. Tra i Paesi delle Americhe, gli Stati Uniti restano quello dalla maggior rappresentazione, con ben dieci cardinali elettori, uno in meno rispetto al 2013, mentre il Brasile sale da cinque a sette, diventando il terzo Paese in questa statistica dopo Italia e USA.
L’Africa, che ospita circa il 20% dei credenti cattolici a livello mondiale, passa da 11 cardinali elettori nel 2013 (9,6%) a 18 nel 2025 (13%). Questo incremento evidenzia la volontà di Papa Francesco – che ha nominato 108 porporati in dodici anni – di valorizzare le Chiese emergenti, in particolare in paesi come la Costa d’Avorio (unico paese africano con due cardinali elettori), la Repubblica Democratica del Congo e la Nigeria. Tra i cardinali africani, il ghanese Peter Turkson (nella foto in alto con Papa Francesco) viene da alcuni annoverato tra i “papabili”.
Infine, la combinazione di Asia (23 cardinali, 17%) e Oceania (4 cardinali, 3%) raggiunge i 27 elettori, pari al 20% dell’assemblea, più del doppio degli 11 elettori (9,6%) del 2013. Si tratta di un risultato storico per queste aree geografiche, visto che, per la prima volta, esse rafforzano la loro influenza nel processo elettorale più importante della Chiesa, sebbene si tratti di quelle con la minor percentuale di cattolici a livello globale. In particolare, l’India si conferma il paese leader in Asia con quattro cardinali, mentre tre provengono dalla Filippine, compreso quel Luis Antonio Gokim Tagle che alcuni vedono come uno dei possibili “papabili”.
Come abbiamo sottolineato nel nostro precedente articolo, infatti, a ridefinizione del peso continentale dei cardinali elettori riflette la realtà demografica del Cattolicesimo mondiale, che vede oggi l’emergere di nuove comunità religiose in Africa e Asia, a fronte di un’Europa dove il numero dei credenti risulta in costante contrazione. Questa nuova geografia concilia dunque due esigenze: quella della rappresentanza pastorale delle comunità cattoliche delle aree emergenti e quella del potere diplomatico derivante da un Collegio cardinalizio diversificato, e dunque in grado di aumentare la capacità del Vaticano di mediazione globale, soprattutto nei rapporti con potenze emergenti quali India, Nigeria e Cina.
In questo contesto, il Conclave 2025 non è solo un evento religioso, ma un momento di ridefinizione del soft power vaticano. La scelta di un pontefice non occidentale segnerebbe un passo ulteriore verso la globalizzazione del papato: dopo l’elezione di un Papa sudamericano, un Pontefice asiatico o africano sancirebbe in maniera definitiva la perdita di centralità dell’Europa nel Cattolicesimo globale.
Elenco dei 135 cardinali elettori per continente
Nota: hanno diritto di voto i porporati che non hanno superato gli 80 anni al momento della vacanza della Sede Apostolica (21 aprile 2025).
Europa (53): Carlos Osoro Sierra (79 anni) Spagna, Stanisław Ryłko (79 anni) Polonia, Timothy Peter Radcliffe (79 anni) Regno Unito, Vinko Puljić (79 anni) Bosnia Erzegovina, Antonio Cañizares Llovera (79 anni) Spagna, Gerard Vincent Nichols (79 anni) Spagna, Mario Zenari (79 anni) Italia, Christophe Louis Yves Georges Pierre (79 anni) Francia, Fernando Filini (79 anni) Italia, Juan José Omella y Omella (79 anni) Spagna, Francesco Montenegro (78 anni) Italia, Paul Emil Tscherrig (78 anni) Svizzera, Giuseppe Betori (78 anni) Italia, António Augusto dos Santos Marto (78 anni) Portogallo, Jozef De Kesel (77 anni) Belgio, Marco Aurelio Poli (77 anni) Italia, Marcello Semeraro (77 anni) Italia, Gerhard Ludwig Müller (77 anni) Germania, Manuel Clemente (76 anni) Portogallo, Giuseppe Petrocchi (76 anni) Italia, Josip Bozanić (76 anni) Croazia, Anders Arborelius (75 anni) Svezia, Kazimier Nycz (75 anni) Polonia, Arthur Roche (75 anni) Regno Unito, Kurt Koch (75 anni) Svizzera, Oscar Cantoni (74 anni) Italia, Philippe Barbarin (74 anni) Francia, Dominque Mamberti (73 anni) Francia, Péter Erdő (72 anni) Ungheria, Willem Jacobus Eijk (71 anni) Paesi Bassi, Reinhard Marx (71 anni) Germania, Angelo De Donatis (71 anni) Italia, Pietro Parolin (70 anni) Italia, Claudio Gugerotti (69 anni) Italia, Matteo Maria Zuppi (69 anni) Italia, Rainer Maria Woelki (68 anni) Germania, Ladislav Nemet (68 anni) Serbia, Mario Grech (68 anni) Malta, Jean-Claude Hollerich (66 anni) Lussemburgo, Jean-Marc Aveline (66 anni) Francia, Ángel Fernández Artime (64 anni) Spagna, Domenico Battaglia (62 anni) Italia, Konrad Krajewski (61 anni) Polonia, Grzegorz Ryś (61 anni) Polonia, Augusto Paolo Lojudice (60 anni) Italia, Fabio Baggio (60 anni) Italia, Pierbattista Pizzaballa (60 anni) Italia, José Cobo Cano (59 anni) Spagna, Mauro Gambetti (59 anni) Italia, José Tolentino de Mendonça (59 anni) Portogallo, Roberto Repole (58 anni) Italia, Francois Xavier Bustillo (56 anni) Francia, Baldassare Reina (54 anni) Italia, Rolandas Makrickas (53 anni) Lituania, Américo Manuel Alves Aguiar (51 anni) Portogallo, Giorgio Marengo (50 anni) Italia, Mykola Byčok (45 anni) Ucraina
America del Nord (16): Michael Czerny (78 anni) Canada, Thomas Cristopher Collins (78 anni) Canada, Kevin Joseph Farrell (77 anni) Usa, Wilton Daniel Gregory (77 anni) Usa, Raymond Leo Burke (76 anni) Usa, Francisco Robles Ortega (76 anni) Messico, Blase J. Cupich (76 anni) Usa, Daniel Nicholas DiNardo (75 anni) Usa, James Michael Harvey (75 anni) Usa, Carlos Aguiar Retes (75 anni) Messico, Tymothy Michael Dolan (75 anni) Usa, Joseph William Tobin (73 anni) Usa, Robert Walter McElroy (71 anni) Usa, Robert Francis Prevost (69 anni) Usa, Gérald Cyprien Lacroix (67 anni) Canada, Frank Leo (53 anni) Canada
America Centrale (4): Álvaro Leonel Ramazzini Imeri (77 anni) Guatemala, Juan de la Caridad García Rodríguez (76 anni) Cuba, Leopoldo José Brenes Solórzano (76 anni) Nicaragua, Chibly Langlois (66 anni) Haiti
America del Sud (17): João Braz de Aviz (78 anni) Brasile, Odilo Petro Scherer (75 anni) Brasile, Carlos Castillo Mattasoglio (75 anni) Perù, Orani João Tempesta (74 anni) Brasile, Leonardo Uklrich Steiner (74 anni) Brasile, Adalberto Martínez Flores (73 anni) Paraguay, Vicente Bokalic Iglic (72 anni) Argentina, Luis Gerardo Cabrera Herrera (69 anni) Ecuador, Fernando Natalio Chomalí Garib (68 anni) Cile, Ángel Sixto Rossi (66 anni) Argentina, Daniel Fernando Sturla Berhouet (65 anni) Uruguay, Sérgio da Rocha (65 anni) Brasile, Jaime Spengler (64 anni) Brasile, Luis José Rueda Aparicio (63 anni) Colombia, Víctor Manuel Fernández (62 anni) Argentina, Paulo Cezar Costa (57 anni) Brasile
Africa (18): Robert Sarah (79 anni) Guinea, Jean-Pierre Kutwa (79 anni) Costa d’Avorio, Nakellentuba Philippe Ouédraogo (79 anni) Burkina Faso, John Njue (79 anni) Kenya, Berhaneyesus Demerew Souraphiel (76 anni) Etiopia, Peter Kodwo Appiah Turkson (76 anni) Ghana, Arlindo Gomes Furtado (75 anni) Capo Verde, Cristóbal López Romero (72 anni) Marocco, Désiré Tsarahazana (70 anni) Madagascar, Stephen Brislin (68 anni) Sud Africa, Antoine Kambanda (66 anni) Ruanda, Fridolin Ambongo Besungu (65 anni) Congo, Protase Rugambwa (64 anni) Tanzania, Ignace Bessi Dogbo (63 anni) Costa d’Avorio, Jean-Paul Vesco (63 anni) Algeria, Peter Ebere Okpaleke (62 anni) Nigeria, Stephen Ameyu Martin Mulla (61 anni) Sud Sudan, Dieudonné Nzapalainga (58 anni) Repubblica Centrafricana
Asia (27): Joseph Coutts (79 anni) Pakistan, Albert Malcom Patabendige (77 anni) Sri Lanka, Louis Raphaël I Sako (76 anni) Iraq, Charles Maung Bo (76 anni) Myanmar, Thomas Aquino Manyo Maeda (76 anni) Giappone, Francis Xavier Kovithavanji (75 anni) Thailandia, Ignatius Hardjoatmodjo Suharyo (74 anni) Indonesia, Sebastian Francis (73 anni) Malaysia, Lazzaro You Heung-Sik (73 anni) Corea, Jose Fuerte Advincula (73 anni) Filippine, Filipe Neri António Sebastião do Rosário Ferrão (72 anni) India, Luis Antonio Gokim Tagle (67 anni) Filippine, William Seng Chye Goh (67 anni) Singapore, Tarcisio Isao Kikuchi (66 anni) Giappone, Pablo Virgilio Siongco (66 anni) Filippine, Stephen Chow Sau-Yan (65 anni) Cina, Cleemis Baselios (64 anni) India, Anthony Poola (63 anni) India, Dominque Mathieu (62 anni) Iran, Virgílio do Carmo da Silva (57 anni) Timor Orientale, George Jacob Koovakad (51 anni) India
Oceania (4): John Atcherley Dew (77 anni) Nuova Zelanda, John Ribat (68 anni) Papua Nuova Guinea, Soane Patita Mafi (63 anni) Tonga
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