La fiamma olimpica accende i Giochi e la speranza per un mondo di pace

di Francesco Maringiò, presidente dell’Associazione italo-cinese per la promozione della Nuova Via della Seta

da http://italian.cri.cn

Si aprono i Giochi di Pechino 2022 e la cerimonia inaugurale lancia un messaggio al mondo intero attraverso la metafora di un fiocco di neve: costituito da tanti piccoli fiocchi esso rappresenta l’unità nel rispetto delle differenze

Alla vigilia della Cerimonia di Apertura della XXIV edizione dei Giochi Olimpici Invernali il regista e maestro di cerimonie Zhang Yimou ci aveva promesso una “rappresentazione eterea e romantica”. Con l’accensione del braciere olimpico abbiamo avuto la conferma che lo spettacolo a cui abbiamo assistito non ha affatto deluso le aspettative. Tradizione ed innovazione, tecnologia all’avanguardia e gente comune sono diventati i protagonisti di uno spettacolo che ci ha fatto subito prendere consapevolezza con il senso profondo di queste Olimpiadi per Pechino.

Con le Olimpiadi del 2008 la Cina presentava al mondo la sua storia millenaria, mettendola in scena con oltre 15 mila figuranti. Oggi la Cina ha scelto le Olimpiadi per lanciare un messaggio intriso di profondo umanesimo. Il braciere olimpico è costituito da una torca inserita in un fiocco di neve, nato dall’unione di fiocchi di neve più piccoli ad indicare, ciascuno, le diverse nazioni. È la metafora della progressiva unità del mondo, che si nutre della convivenza nella diversità e del rispetto delle differenze. A simboleggiare il fatto che, senza la presenza di ciascun piccolo fiocco di neve, neanche il fiocco più grande potrà essere completo.

“Eterea e romantica”, la cerimonia è stata uno spettacolo che ha saputo coniugare musica e danza, fuochi d’artificio e tecnologia. Questo grazie all’uso sapiente di luci, tecnologie laser ed impiego dell’intelligenza artificiale in grado di catturare il movimento delle comparse, che avevano come palco un enorme schermo touch Led Hd che imitava la superficie di un lago ghiacciato. Un’altra scelta innovativa della cerimonia è stata la scelta delle comparse: circa 3 mila cittadini comuni delle province di Pechino ed Hebei, divenuti attori e vettori di messaggi e creazione artistica, come nella grande tradizione cinematografica italiana del neorealismo.

Un momento sicuramente molto ricco di valore simbolico è stato quando i giochi di laser ed immagini hanno raffigurato la trasformazione delle gocce d’inchiostro nei rivoli dell’acqua del fiume Giallo che progressivamente si trasformerà in un blocco di ghiaccio sul quale verranno proiettati i loghi delle 24 edizioni dei Giochi Olimpici, fino alla progressiva emersione da questo blocco dei 5 Cerchi Olimpici color ghiaccio. Il richiamo al Fiume Giallo è fortemente evocativo: considerato la culla della civiltà cinese e magnificato dai poeti, questo fiume è qui scelto come radice culturale del popolo cinese e, non casualmente, questa sequenza avviene immediatamente dopo l’inno nazionale cinese e la cerimonia che ha visto la bandiera cinese passare nelle mani di una serie di cittadini in rappresentanza di ogni settore sociale e dei 56 gruppi etnici che compongono la nazione.

Un altro momento molto suggestivo della cerimonia è stato il filmato in cui la gente comune imita i gesti degli atleti, imparando anche a sapersi rialzare dopo i grandi momenti di difficoltà. È una metafora molto importante nello sport, ma assume un valore vieppiù paradigmatico in questo tempo, segnato indelebilmente dalla pandemia dalla quale bisogna sapersi rialzare. Proprio il fatto che questi Giochi si siano aperti senza alcun ritardo sulla tabella di marcia rappresenta un segnale di speranza ed il segno di un risveglio dopo il lungo periodo pandemico. È lo stesso presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ad esprimere la gratitudine “più profonda per il Comitato Organizzatore di Pechino 2022, le autorità pubbliche e tutto il popolo cinese. Grazie per aver reso possibili questi Giochi Olimpici Invernali – e per averli resi possibili in modo sicuro per tutti”. Inoltre, la scelta di far cadere l’apertura delle Olimpiadi con l’inizio della primavera racchiude in sé proprio la metafora della rinascita e del ritorno alla vita, dopo il grande freddo.

Per l’Italia, che proprio nelle Olimpiadi estive dell’anno scorso ha vissuto momenti esaltanti di vittorie e di spirito sportivo, questi Giochi invernali di Pechino rappresentano un evento di primaria importanza. In primo luogo perché gli sport invernali hanno consolidata tradizione nel Belpaese, anche dal punto di vista tecnologico: ci sarà un po’ di Made in Italy nella tecnologia di innevamento ed automazione delle strutture olimpioniche. Ma soprattutto, l’Italia è il paese che con le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 raccoglierà dalla Cina la bandiera olimpica. E questo, nell’anno in cui si celebrerà l’anno della cultura e del turismo tra i due paesi.

Il successo dei Giochi, siamo certi, ridurrà ad ininfluenza il tentativo di boicottaggio diplomatico ad opera di alcuni paesi che hanno preferito politicizzare le Olimpiadi a fini geopolitici. È un vero peccato, perché la presenza di 30 capi di stato e delle organizzazioni internazionali alla cerimonia di apertura ha comunque dimostrato la tendenza di fondo della nostra era, caratterizzata da un mondo a vocazione multipolare e solidaristica. Queste forme di sabotaggio contraddicono platealmente i valori olimpionici, che nell’antica Grecia rappresentavano il momento, per eccellenza, della riduzione delle ostilità. Anzi, la tregua durante i Giochi costituiva talvolta la premessa per giungere alla pace. E proprio dalla cerimonia di Pechino 2022 e dalla forza dello sport che nelle prossime settimana sarà l’unico protagonista, viene il messaggio più importante all’indirizzo della politica mondiale.