
di Giulio Chinappi
da https://giuliochinappi.wordpress.com
La RPDC denuncia le provocazioni militari degli Stati Uniti nella penisola coreana, avvertendo del rischio di un conflitto armato. Ribadisce il diritto costituzionale all’autodifesa per proteggere la sicurezza nazionale e mantenere l’equilibrio strategico nella regione.
Il 23 novembre, il capo dell’Ufficio Informazioni del Ministero della Difesa Nazionale della Repubblica Popolare Democratica di Corea ha rilasciato una dichiarazione stampa intitolata “È dovere costituzionale della RPDC adottare misure di autodifesa per proteggere il proprio ambiente di sicurezza”, in cui ha affermato:
La tensione militare nella regione è recentemente aumentata a causa del continuo sfoggio di forza militare da parte degli Stati Uniti contro la RPDC nella penisola coreana e nelle aree circostanti. Gli Stati Uniti, che hanno dispiegato il gruppo di attacco della portaerei nucleare George Washington nelle acque intorno alla penisola coreana, hanno condotto esercitazioni militari congiunte multidominio, denominate Freedom Edge, insieme al Giappone e alla Repubblica di Corea dal 13 al 15 novembre.
Il 18 novembre, il sottomarino d’attacco a propulsione nucleare classe Los Angeles Columbia è arrivato alla base operativa di Pusan, fomentando un clima di confronto nucleare. Il 21 novembre, un aereo da ricognizione strategica RC-135S ha sorvolato il Mare Orientale della Corea, effettuando un’operazione di spionaggio aereo senza scrupoli sulla profondità strategica della RPDC.
Le provocazioni militari statunitensi, compiute nella penisola coreana, dove enormi forze armate di due schieramenti contrapposti sono in stato di massima allerta e il rischio di conflitti militari permanenti è elevato, rappresentano la causa principale del precipitare della situazione regionale in una catastrofe irreversibile.
Mettiamo in forte guardia gli Stati Uniti e i loro alleati ostili alla RPDC affinché cessino immediatamente le azioni ostili che continuano a provocare instabilità e che potrebbero trasformare il confronto militare nella penisola coreana e nelle aree circostanti in un vero conflitto armato.
Il pericolo delle provocazioni militari statunitensi contro la RPDC risiede nel fatto che non si limiteranno a un semplice sfoggio di forza o a causare instabilità regionale nella penisola coreana. L’attuale grave situazione politica e militare, in cui l’avventurismo militare degli Stati Uniti ha oltrepassato la linea rossa su scala globale, preannuncia che le mosse militari statunitensi contro la RPDC potrebbero sfociare in una reale situazione di guerra in qualsiasi momento.
È dovere costituzionale delle forze armate della RPDC adottare misure di autodifesa per proteggere l’ambiente di sicurezza dello Stato e mantenere la stabilità strategica e l’equilibrio delle forze nella regione.
L’Esercito Popolare di Corea segue da vicino le mosse militari degli Stati Uniti e dei loro alleati, mantenendo aperta la possibilità di tutte le opzioni nella sua prontezza operativa. Qualora fosse ritenuto necessario, interverrà immediatamente per prevenire il pericolo e raggiungere l’obiettivo militare e strategico dello Stato.
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