Vanessa Biley, 30 ottobre, 2023
da Afrique-Asie, https://www.afrique-asie.fr
Traduzione a cura di Aginform
Israele ha recentemente lanciato una serie di minacce senza precedenti contro il partito della resistenza libanese Hezbollah e il presidente siriano Bashar Al Assad.
Tramite i negoziatori francesi, Israele ha informato Hezbollah di non volere la guerra, ma di essere pronto a intraprenderla se gli fosse stata imposta. Lo hanno riferito fonti politiche israeliane e il giornale israeliano Yedioth Ahronoth. Israele ha anche detto che non farà la guerra “secondo l’agenda di Hezbollah” e che la regione “subirà shock strategici”.
Secondo il messaggio inviato dalla Francia a Hezbollah, se Hezbollah si impegnerà a fondo nel conflitto in corso tra Israele e le fazioni della resistenza palestinese, Israele “userà il potere americano per sopprimere Hezbollah”. E’ una chiara ammissione del fatto che Israele non sarebbe in grado di sopprimere Hezbollah da solo, senza l’aiuto degli Stati Uniti. Inoltre Israele sa che quasi tutta la regione è pronta a intervenire, compresi stati come la Giordania, che storicamente hanno buoni rapporti con i neocolonialisti britannici e con Israele, ospitano una delle più grandi diaspore dei palestinesi nella regione, che hanno manifestato in gran numero a favore dell’apertura dei confini con la Palestina e dell’intervento nel conflitto in corso.
Israele ha anche minacciato l’incolumità del presidente Assad se Hezbollah entrasse in guerra. In uno scenario di quel tipo, Israele avrebbe affrontato e rovesciato il governo siriano e sarebbe stata trasmessa una velata minaccia riguardante un tentativo di assassinare personalmente il presidente Assad.
Estratto dall’articolo di Aawsat:
Fonti militari hanno riferito al giornale che la decisione annunciata dal segretario alla Difesa americano Lloyd Austin di spostare la portaerei americana USS Gerald Ford più vicino alla regione rientra in questa minaccia. Questa enorme corazzata moderna trasporta 38 aerei da combattimento F-35, F-15 e F-16 e ha una scorta di 1.000 tonnellate di armi. È accompagnata da quattro piccole navi da guerra, una nave portamissili e quattro sottomarini nucleari ed è pronta al combattimento. Le stesse fonti militari hanno affermato che Israele aveva tenuto colloqui con l’amministrazione Biden per ottenere l’approvazione del Congresso per consentire alle forze statunitensi di partecipare a un’escalation del conflitto che includerebbe Hezbollah.
Secondo un rapporto di Sputnik Global del 29 ottobre, le forze speciali americane sono già coinvolte sul terreno a Gaza: Un totale di 5.000 soldati americani avrebbero preso parte all’operazione di terra notturna israeliana nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito sabato l’agenzia di stampa iraniana, citando fonti. Secondo l’agenzia l’operazione israeliana avrebbe coinvolto tre divisioni e diverse brigate delle forze armate statunitensi.
C’è stato anche lo scandalo della stretta di mano di Joe Biden con agenti della forza americana Delta nei territori occupati da Israele e della pubblicazione della foto senza nasconderne l’identità.
Secondo le indiscrezioni dei media, un certo numero di ministri del governo israeliano chiedono al primo ministro Benjamin Netanyahu di non aspettare che il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah agisca. Al contrario, dovrebbe approfittare della guerra per lanciare un attacco preventivo contro il partito. Netanyahu si è mostrato cauto e ha restituito la palla all’esercito israeliano. Funzionari dell’esercito hanno affermato che non sarebbe saggio da parte di Israele aprire il fronte settentrionale, ma sottolineano che se le provocazioni di Hezbollah persistessero, “risponderebbero adeguatamente”.
La retorica anti-iraniana si è intensificata nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Israele: sabato, un ministro israeliano ha avvertito che l’attacco di Hamas era solo uno stratagemma dell’Iran e sarebbe stato seguito da un attacco a sorpresa da parte di Hezbollah. “L’Iran – ha detto il ministro – sta dietro tutto ciò che sta accadendo nella nostra regione […]. Ha spinto [Hamas] alla guerra e… spingerà [Hezbollah] a lanciare una seconda guerra”.
L’esercito israeliano aveva annunciato il 5 ottobre che nel mese di novenbre si stava preparando a “condurre le più grandi esercitazioni di addestramento di massa per esercitarsi in vista del lancio di una vasta guerra su più fronti”. Ha specificato anche che le esercitazioni si sarebbero concentrate sull’aviazione, con la partecipazione insolita di forze aeree tedesche, americane, italiane, greche e francesi. La Gran Bretagna ha annullato la sua partecipazione all’ultimo minuto e ha deciso di inviare osservatori.
Già nel 2018, Yoav Gallant, ministro della Difesa israeliano dal 2022, aveva perorato l’assassinio del presidente Assad: “Assad non ha posto in questo mondo”, aveva detto. Secondo un articolo di Haaretz, Gallant ha reso la sua minaccia molto chiara: “Secondo me stiamo attraversando una linea rossa. E secondo me è giunto il momento di assassinare Assad. È molto semplice”, ha detto Gallant, che in precedenza era a capo del Comando meridionale dell’IDF. Gallant ha paragonato l’assassinio di Assad al taglio della “coda del serpente”. Dopodiché, ha detto, “potremo concentrarci sulla testa, che sta a Teheran”.
Anche il presidente Trump, spesso descritto come il nemico dello Stato profondo, ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero dovuto assassinare il presidente Assad nel 2017. Però in risposta a un altro attacco armato orchestrato dal Regno Unito e dai Caschi Bianchi a Khan Sheikhoun, in Siria, si è limitato al lancio, in gran parte cosmetico, di 59 missili Tomahawk contro la Siria dal Mar Mediterraneo. Ho sempre pensato che non fosse una coincidenza il falso attacco con armi chimiche fosse stato imbastito DOPO che Trump aveva annunciato di voler ritirare le forze armate statunitensi dal territorio siriano – un atto di grande buon senso criticato dal regime britannico che controlla l’organizzazione dei Caschi Bianchi, creata dal MI6 e integrata in Al-Qaeda in Siria.
Il giornalista siriano Kevork Almassian ha analizzato la minaccia israeliana alla sicurezza personale del presidente Assad nel seguente rapporto:
https://www.youtube.com/watch?v=sKtLghtTBkI
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