TEHERAN-il 3 gennaio 2022 ricade il secondo anniversario del martirio del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC).
Il 3 gennaio 2020, il generale Qassem Soleimani e Abu Mahdi al-Mohandes, vice comandante delle Forze di Mobilitazione Popolare irachene, Hashd al-Shaabi insieme ad altri otto loro compagni, sono stati martirizzati in raid vile del regime terroristico di Washington nei pressi dell’aeroporto di Baghdad.
Il generale Soleimani, che è stato chiamato anche ‘Sayyid al-Shuhada della Resistenza’ (il Signore dei martiri della Resistenza), durante la sua vita e in qualità di un comandante dell’Islam, ha cercato di proteggere le nazioni musulmane oppresse, a prescindere dalla loro nazionalità.
Il generale Qassem Soleimani ha inoltre svolto un ruolo cruciale nelle lotta contro il Daesh in Iraq e in Siria e ha garantito la sicurezza lungo i confini orientali del Paese. Nonostante il sostegno di oltre 80 Paesi, Hajj Qassem Soleimani non ha permesso alla Siria di diventare una nuova Libia.
A seguito del martirio del nobile generale dell’Islam e dei martiri che lo accompagnavano la Guida della Rivoluzione Islamica Imam Khamenei ha rilasciato un messaggio in cui ha affermato:”Il martire Soleimani è il volto mondiale della Resistenza e tutti coloro che sono legati alla Resistenza vogliono la vendetta del suo sangue… La nazione iraniana custodirà il nome e la memoria del martire imponente, il Martire comandante Generale Qassem Soleimani, insieme a quello dei suoi compagni martiri e in particolare del grande mujahid dell’Islam, il nobile Abu Mahdi al-Muhandis.”