di Andrew Korybko
da https://korybko.substack.com
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
Il Primo Ministro slovacco Robert Fico è sopravvissuto a un tentativo di assassinio all’inizio della settimana, dopo essere stato colpito più volte a bruciapelo da un estremista politico contrario alla sospensione degli aiuti armati all’Ucraina. Il ritorno in carica di Fico lo scorso autunno è avvenuto nonostante l’ingerenza americana, che ha cercato di dissuadere i cittadini dal votare per questo personaggio conservatore-nazionalista, dopo Fico ha prontamente ricalibrato la politica del suo Paese nei confronti dell’Ucraina e ha formato una coalizione di pace con l’Ungheria.
Sebbene alcuni sospettino che il “lupo solitario” che gli ha sparato possa non aver agito da solo, dato che Fico si è fatto nemici molto potenti in tutto il mondo durante il suo ultimo mandato, questo incidente dimostra almeno che le fake news possono radicalizzare le persone a commettere crimini efferati. Dopo tutto, chi ha sparato si è convinto che si trattasse di una forma legittima di protesta contro quello che riteneva essere il “dittatore fascista filo-russo” del suo Paese, la cui percezione è stata interamente plasmata dalle fake news.
Il Ministro degli Interni ha avvertito poco dopo l’attacco che “ciò che è stato scatenato, l’odio che è stato seminato, oggi è diventato una tempesta. Siamo sull’orlo della guerra civile. Questo attentato contro il primo ministro ne è la conferma. Voglio fare appello all’opinione pubblica, ai giornalisti e a tutti i politici affinché smettano di diffondere odio”. È proprio a causa dell’odio seminato dopo le ultime elezioni che l’attentatore si è radicalizzato al punto da cercare di prendere in mano la situazione.
L’ex presidente russo e vicepresidente in carica del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha twittato che Fico “non era un [leader] filorusso… solo un pragmatico e non russofobo”, ma i media occidentali che hanno riferito dell’attentato contro di lui hanno continuato a sostenere falsamente il contrario. L’emittente britannica Sky News ha tentato di giustificare l’attentato contro di lui insinuando che l’attentatore fosse radicalizzato dalle sue politiche e non dalle fake news, suggerendo che si trattava di una forma di protesta legittima.
Nessun media occidentale, nessuna “ONG” o “attivista” si assumerà la responsabilità di aver radicalizzato l’opposizione slovacca, e tutti ora stanno facendo sostenendo che i loro rapporti precedenti sulle politiche di Fico erano “giusti ed equilibrati”, ma la realtà è che sapevano cosa stavano facendo fin dall’inizio. Quello che hanno fatto a Fico è stato esattamente quello che hanno fatto a Trump già da anni, cioè spingere le affermazioni più estreme di paura sulle sue politiche nella speranza che radicalizzino qualcuno a sparargli.
Quando un leader viene ripetutamente diffamato come “dittatore filo-russo traditore con le mani sporche di sangue di innocenti ucraini”, i membri psicologicamente a rischio della società ne saranno inevitabilmente influenzati, fino al punto di volerlo uccidere per “salvare il Paese” e “fare giustizia”. In sostanza, gli opinionisti occidentali manipolano individui squilibrati affinché eseguano i loro scellerati ordini, cosa che raramente ha successo ma che ha sempre un forte impatto politico quando qualcuno alla fine ci casca.
Fico è un loro nemico a causa della sua posizione pragmatica nei confronti della guerra per procura tra NATO e Russia in Ucraina, quindi nessuno in Occidente chiederà la censura dei social media dopo quello che è appena successo, ma lo farebbero sicuramente se uno dei loro guerrafondai fosse preso di mira da un estremista politico. In questo caso “la cura sarebbe peggiore della malattia”, ma il punto è che i loro ‘due pesi e due misure’ sono ora in bella mostra davanti al mondo intero, il che scredita le loro affermazioni di innocenza e di non avere alcun ruolo in ciò che è accaduto.
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