Il fallito colpo di stato della Corea del Sud potrebbe complicare il “Pivot to Asia” dell’America

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Il mondo sta cercando di dare un senso alle sei ore di legge marziale imposte dalla Corea del Sud martedì sera fino alle prime ore del mattino di mercoledì, ora locale. È stata la prima volta che il Paese ha vissuto un’esperienza del genere dal 1980. Il presidente Yoon Suk Yeol ha affermato che l’opposizione stava cospirando per rovesciarlo come parte di un complotto anti-statale che egli collegava alla Corea del Nord. L’opposizione che controlla il Parlamento, aveva già tentato l’impeachment più volte e stava ostacolando i suoi sforzi legislativi.

Questa stessa opposizione si è poi precipitata all’Assemblea Nazionale e ha votato per la revoca della legge marziale. Una volta approvata la mozione, i militari hanno smesso di tentare di assaltare il Parlamento e Yoon ha ceduto dopo che lui e il suo gabinetto si sono conformati alla richiesta. Mentre la legge marziale era ancora in vigore, alcuni social media hanno dato credito alle sue affermazioni di un complotto anti-statale, mentre altri hanno ipotizzato che gli Stati Uniti avessero qualcosa a che fare con tutto ciò, anche se un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale ha dichiarato ad Axios di non aver ricevuto alcun preavviso.

Ora si chiedono le sue dimissioni con l’accusa di tradimento. La sua carriera politica è probabilmente finita. Anche la moglie di Yoon, Kim Keon-hee, potrebbe affondare con lui a causa dei numerosi scandali su cui si è rifiutato di indagare. I lettori possono saperne di più qui e qui. Col senno di poi, sembra proprio che Yoon abbia prodotto un autogol con prevedibili pretesti di sicurezza nazionale legati alla Corea del Nord, per la disperazione di mantenere se stesso al potere e sua moglie fuori dai guai.

Le implicazioni di questa ipotesi sono molteplici, ma quelle che seguono sono le più immediate:

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1. Anche gli alleati tradizionali non sono completamente sotto il controllo dell’America

È comprensibile che durante l’apice di questa crisi alcuni abbiano ipotizzato un coinvolgimento degli Stati Uniti, dal momento che la Corea del Sud è uno degli alleati più longevi degli Stati Uniti, su cui esercita un’enorme influenza, ma le azioni probabilmente disoneste di Yoon dimostrano che anche gli alleati tradizionali non sono completamente sotto il controllo dell’America.

2. Il mondo si ricorda della corruzione politica dell’élite sudcoreana

Pochi al di fuori del Paese sanno che “la metà di tutti gli ex presidenti sudcoreani in vita sono ora in prigione”, poiché la reputazione internazionale della Corea del Sud privilegia la sua forza economica e il suo fascino culturale, ma il periodo di sei ore di legge marziale ha ricordato al mondo la sua corruzione politica d’élite.

3. Il ministro della Difesa o è ugualmente corrotto o sa qualcosa

È stato confermato che il ministro della Difesa Kim Yong-hyun ha proposto personalmente la legge marziale al suo ex compagno di scuola Yoon, quindi o è ugualmente corrotto o forse c’è qualcosa di più di quello che si vede nell’accusa di Yoon di influenza nordcoreana sull’opposizione, anche se questo non giustifica quello che ha fatto.

4. La nuova guerra fredda non riguarda davvero la democrazia contro la dittatura

Quello che è successo sfata anche la falsa narrativa sostenuta dagli Stati Uniti, secondo cui la nuova guerra fredda riguarda la democrazia contro la dittatura, poiché il fallito autogol in uno dei tradizionali alleati dell’America dimostra che le tendenze antidemocratiche e pro-dittatura sono vive e vegete nella sfera d’influenza degli Stati Uniti.

5. La caduta di Yoon potrebbe complicare il “Pivot (back) to Asia” degli USA

Yoon è un falco nei confronti della Corea del Nord, sta considerando di armare l’Ucraina ed è d’accordo con i piani degli Stati Uniti di organizzare un’alleanza trilaterale tra loro e il Giappone, ma tutto questo potrebbe cambiare se venisse messo sotto impeachment e l’opposizione lo sostituisse dopo le elezioni anticipate, complicando così il “Pivot (back) to Asia” degli Stati Uniti.

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Ulteriori chiarimenti arriveranno, ma per ora sembra proprio che Yoon abbia architettato un auto-colpo senza successo in combutta con il Ministro della Difesa. La conseguenza più importante delle loro azioni è che gli Stati Uniti potrebbero essere costretti a modificare alcuni aspetti del loro “Pivot (back) to Asia” se l’opposizione salirà presto al potere come previsto e riformerà la politica estera della Corea del Sud. Questa, molto più dell’ignominia che i due stanno affrontando in patria, potrebbe essere la loro eredità più duratura.

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