In occasione dell’85° anniversario dello scoppio della Guerra di resistenza antigiapponese, il più importante programma di informazione televisivo (Xinwen Lianbo) della Tv di stato cinese ha intervistato Francesco Maringiò. Le vicende drammatiche delle ultime ore non fanno che rafforzare le preoccupazioni per un ritorno del nazionalismo nel paese del sol levante e, di riflesso, in Asia.
L’intervista è qui: https://bit.ly/3c42fko ma è in cinese, per cui si fornisce una traduzione del servizio:
“La grande vittoria della guerra di resistenza popolare cinese contro l’aggressione giapponese è una parte importante della vittoria della guerra antifascista mondiale. Il presidente dell’Associazione Italiana per la Promozione della Nuova Via della Seta ed esperto di Cina, Francesco Maringiò, ha affermato che la vittoria della Cina nella guerra anti-giapponese è di grande importanza per il mondo.
Francesco Maringiò
Se non c’è questo (la vittoria dell’intera nazione cinese nella Guerra di Resistenza), non ci sarà un ordine internazionale basato sul diritto internazionale, le Nazioni Unite, e riconosciuto da tutti i paesi oggi per negoziare, le Nazioni Unite non sarebbero state istituite senza la vittoria della guerra antifascista. Senza la vittoria della guerra antifascista in Asia, il mondo potrebbe aver vissuto a lungo, e anche oggi soffrirà ancora dell’aggressione fascista.
Maringiò ha affermato che il Partito Comunista Cinese ha dimostrato una leadership eccezionale nella guerra di resistenza dell’intera nazione.
Abbiamo visto l’eccezionale capacità del Partito Comunista Cinese e attuato la corretta politica del fronte unito nazionale anti-giapponese, che mira a unire le forze del popolo dell’intera nazione e di tutti i ceti sociali nel paese per resistere all’aggressione dell’imperialismo giapponese.
Negli ultimi anni, la politica e la società giapponese sono diventate sempre più di destra. Dopo che Fumio Kishida è salito al potere, il Giappone ha cambiato la sua pratica del passato di mantenere un relativo equilibrio tra Cina e Stati Uniti e si è sempre più orientato verso gli Stati Uniti. A questo proposito, Maringiò ritiene che alcuni paesi occidentali considerino la Cina un avversario e cerchino di confrontarsi con la Cina, ed è molto pericoloso per il Giappone parteciparvi.
Francesco Maringiò
È un peccato che il Giappone, che in parte sostiene la politica guidata dagli Stati Uniti, abbia deciso di unirsi al quadro guidato dall’Occidente per affrontare la Cina. Penso che questo sia sbagliato, da una prospettiva globale, aumenta le tensioni internazionali e va contro l’obiettivo della pace che tutti perseguiamo; da una prospettiva regionale, è anche pericoloso perché aumenta il rischio di conflitto in Asia”.
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