I troll pro-Kiev innescati dall’ultimo rapporto di Amnesty International

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com/p/pro-kiev-trolls-are-triggered-by

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Amnesty International ha appena pubblicato un rapporto che conferma che Kiev ha illegalmente militarizzato aree residenziali nel corso del conflitto ucraino, esattamente come la Russia sostiene da quasi un semestre. Questo ha innescato troll pro-Kievi che hanno iniziato a diffondere la teoria del complotto, del tutto ridicola, sotto il tweet della ONG, che si sostengono stia spingendo la cosiddetta “propaganda russa”. Solo le bugie sono in grado di aiutarli ad affrontare questa realtà, che scredita il mito dei media mainstream (MSM) secondo cui le forze di Kiev si sono “valorosamente difese”.

La verità è che non c’è mai stata alcuna “valorosa difesa”, e tutte le affermazioni contrarie, come l’incidente dell’Isola dei Serpenti e il Fantasma di Kiev, sono state dimostrate come mere fake news. Ora tutti possono usare l’ultimo rapporto di Amnesty International per accusare Kiev di crimini di guerra, ciò erode la percezione popolare che i suoi combattenti siano “angeli innocenti”. In realtà, hanno messo in pericolo la vita degli stessi civili che sostengono di voler “difendere”, militarizzando le aree residenziali.

A proposito di questa tattica, l’autore ha spiegato a metà maggio che essa è una delle 15 ragioni dei lenti anche se costanti progressi della Russia nelle sue operazioni militari speciali. Il Presidente Putin crede sinceramente nell’unità storica di russi e ucraini, come dimostra il fatto che abbia ordinato alle sue forze di combattere battaglie strada per strada, mettendosi così in pericolo, invece di rischiare la vita dei civili ucraini semplicemente bombardando a tappeto gli avversari che si sono trincerati nelle aree residenziali. Senza volerlo, Amnesty International ha contemporaneamente peggiorato la reputazione di Kiev e migliorato quella della Russia.

Ecco perché i troll pro-Kiev sono così scatenati, dato che questa ONG ha un peso notevole quando si tratta di formare l’opinione pubblica occidentale. Molte persone danno per giuste le affermazioni di Amnesty International, anche quando mente, come quando afferma che la Russia ha commesso crimini di guerra. Nonostante non dica la verità su questo punto, non c’è motivo di sospettare che mentirebbe sui crimini di guerra di Kiev, soprattutto perché avrebbe potuto prevedere che il suo ultimo rapporto sarebbe stato accolto da una così feroce resistenza da parte dei troll di quella parte. Tuttavia l’ha pubblicato lo stesso, il che aggiunge credito alle sue affermazioni che smantellano il mito del MSM su Kiev.

Chiaramente non era obbligata a farlo, ma i suoi attivisti si sono sentiti abbastanza sicuri di ciò che avevano scoperto convinti che è loro dovere informare le masse occidentali anche se ciò va contro la narrazione ufficiale. Gli organi di stampa che hanno negato le precedenti affermazioni della Russia sono ora esposti come se avessero mentito al loro pubblico di riferimento, il che erode ulteriormente la loro credibilità e dimostra che i loro cosiddetti “fact check” erano pura propaganda. Gli americani se ne erano già resi conto anche prima di questo rapporto, ed è per questo che solo l’1% considera la Russia il “problema più importante” degli Stati Uniti secondo l’ultimo sondaggio di Gallup.

Ora che Amnesty International ha dimostrato che Kiev sta militarizzando le aree residenziali, mettendo in pericolo la vita della propria popolazione, si prevede che ancora meno americani sosterranno la guerra per procura del loro governo contro la Russia. Dopotutto, la maggior parte di loro è molto appassionata delle questioni dei diritti umani, anche se è facile che siano indotti a sostenere cause che utilizzano questa retorica solo per ingannare il pubblico. In questo caso, viene detta loro una verità “politicamente scomoda” sul conflitto ucraino, che dimostra che Kiev non è così “innocente” come molti potrebbero erroneamente pensare.

I troll pro-Kiev hanno quindi un motivo per scatenarsi di fronte all’ultimo rapporto di Amnesty International, ma si sono lasciati trasportare a tal punto da non rendersi conto che la loro ultima teoria cospirativa sulla presunta “propaganda russa” di questa ONG è controproducente. Nessuno ci crede seriamente e coloro che sono indecisi sul conflitto o iniziano a mettere in dubbio la presunta giustezza della causa di Kiev o risponderanno a questa teoria del complotto nutrendo ancora più dubbi su ciò che è stato detto loro dai media.

Dopo tutto, questa teoria del complotto è così stravagante da screditare chiunque affermi di “stare dalla parte dell’Ucraina”. I troll pro-Kiev avrebbero dovuto ignorare questo rapporto invece di cercare di affrontarlo inventando una teoria del complotto completamente ridicola, ma evidentemente non sono riusciti a controllare le loro emozioni dopo essersi scatenati per aver visto questa influente ONG contraddire la narrazione ufficiale del conflitto. Questo dimostra che i troll sono un peso per la causa anziché una risorsa, ma non se ne renderanno mai conto e continueranno a lavorare involontariamente contro gli interessi della loro parte.

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