Discorso di S.E. Xi Jinping Presidente della Repubblica Popolare Cinese Alla cena di benvenuto delle organizzazioni amiche negli Stati Uniti
Traduzione di Francesco Maringiò
San Francisco, 15 novembre 2023
Signore e signori,
Amici,
È per me un grande piacere incontrare voi, amici di tutta la società americana, a San Francisco per rinnovare la nostra amicizia e rafforzare il nostro legame. La mia prima visita negli Stati Uniti, nel 1985, è partita da San Francisco, che ha determinato la mia prima sensazione di questo Paese. Ancora oggi conservo una mia foto davanti al Golden Gate Bridge.
Prima di proseguire, desidero esprimere i miei più sinceri ringraziamenti al National Committee on U.S.-China Relations, all’U.S.-China Business Council, all’Asia Society, al Council on Foreign Relations, alla Camera di Commercio degli Stati Uniti e ad altre organizzazioni amiche per aver ospitato questo evento. Desidero inoltre esprimere il mio caloroso saluto a tutti gli amici americani che da tempo si impegnano per la crescita delle relazioni Cina-Stati Uniti e i miei migliori auguri al cordiale popolo americano.
San Francisco è stata testimone degli scambi tra i popoli cinese e americano per oltre un secolo. Centocinquantotto anni fa, un gran numero di lavoratori cinesi giunse negli Stati Uniti per costruire la prima ferrovia transcontinentale e fondò a San Francisco la più antica Chinatown dell’emisfero occidentale. Da qui, la Cina e gli Stati Uniti hanno raggiunto molti traguardi: 760 miliardi di dollari di scambi bilaterali annui e oltre 260 miliardi di dollari di investimenti bidirezionali, 284 gemellaggi tra province/stati e tra città, oltre 300 voli di linea ogni settimana e più di cinque milioni di viaggiatori all’anno nelle stagioni di punta. Questi straordinari risultati sono stati raggiunti congiuntamente dai nostri popoli che rappresentano quasi un quarto della popolazione mondiale.
San Francisco è stata anche testimone degli sforzi compiuti dalla Cina e dagli Stati Uniti per costruire un mondo migliore. Settantotto anni fa, dopo aver sconfitto congiuntamente il fascismo e il militarismo, i nostri due Paesi hanno avviato insieme ad altri la Conferenza di San Francisco, che ha contribuito a fondare le Nazioni Unite, e la Cina è stata il primo Paese a firmare la Carta delle Nazioni Unite. Da San Francisco è nato l’ordine internazionale del dopoguerra. Oltre 100 Paesi hanno ottenuto l’indipendenza uno dopo l’altro. Diversi miliardi di persone si sono liberate dalla povertà. Le forze per la pace, lo sviluppo e il progresso mondiale si sono rafforzate. Questo è stato il principale risultato ottenuto congiuntamente dai popoli di tutti i Paesi e dalla comunità internazionale.
Signore e signori,
Amici,
Le fondamenta delle relazioni tra Cina e Stati Uniti sono state poste dai nostri popoli. Durante la Seconda guerra mondiale, i nostri due Paesi hanno combattuto fianco a fianco per la pace e la giustizia. Sotto la guida del generale Claire Lee Chennault, un gruppo di volontari americani, noti come le Tigri Volanti, si recò sul campo di battaglia in Cina. Non solo si impegnarono in combattimenti diretti contro gli aggressori giapponesi, ma crearono anche il ponte aereo “The Hump” per trasportare in Cina i rifornimenti tanto necessari. Più di 1.000 aviatori cinesi e americani persero la vita su questa rotta aerea. Dopo che il Giappone attaccò Pearl Harbor, gli Stati Uniti inviarono 16 bombardieri B-25 per un raid aereo in Giappone nel 1942. A corto di carburante dopo aver completato la missione, il tenente colonnello James Doolittle e i suoi compagni di volo si paracadutarono in Cina. Furono salvati dalle truppe cinesi e dai civili locali. Ma circa 250.000 civili cinesi furono uccisi dagli aggressori giapponesi per rappresaglia.
Il popolo cinese non ha mai dimenticato le Tigri Volanti. Abbiamo costruito un museo delle Tigri volanti a Chongqing e abbiamo invitato oltre 1.000 veterani delle Tigri volanti e le loro famiglie a visitare la Cina. Con alcuni di loro sono rimasto in contatto tramite lettere. Recentemente, Harry Moyer, 103 anni, e Mel McMullen, 98 anni, entrambi veterani delle Tigri Volanti, sono tornati in Cina. Hanno visitato la Grande Muraglia e sono stati accolti calorosamente dal popolo cinese.
Il popolo americano, da parte sua, ricorda sempre i cinesi che hanno rischiato la vita per salvare i piloti americani. I figli di quei piloti americani visitano spesso il Doolittle Raid Memorial Hall a Quzhou, nella provincia di Zhejiang, per rendere omaggio al popolo cinese per il loro eroico e valoroso impegno. Queste storie mi infondono la convinzione che l’amicizia tra i nostri due popoli, che ha superato la prova del sangue e del fuoco, sarà tramandata di generazione in generazione.
La porta delle relazioni tra Cina e Stati Uniti è stata aperta dai nostri popoli. Per 22 anni, tra i nostri due Paesi ci sono stati allontanamenti e rivalità. Ma l’evoluzione dei tempi ci ha fatto incontrare, gli interessi convergenti ci hanno permesso di superare le differenze e il desiderio del popolo ha rotto il ghiaccio tra i due Paesi. Nel 1971, la squadra di ping-pong degli Stati Uniti ha visitato Pechino: una piccola palla ha fatto muovere il mondo. Non molto tempo dopo, Mike Mansfield guidò la prima delegazione del Congresso degli Stati Uniti in Cina. Seguirono la prima delegazione di governatori, tra cui il governatore dell’Iowa Robert Ray, e poi molte delegazioni commerciali, creando una serie di scambi amichevoli.
Quest’anno, dopo che il mondo è uscito dalla pandemia di COVID-19, ho incontrato a Pechino il dottor Henry Kissinger, Bill Gates, il senatore Chuck Schumer e i suoi colleghi del Senato e il governatore Gavin Newsom. Ho detto loro che la speranza delle relazioni Cina-Stati Uniti risiede nelle persone, le sue fondamenta sono nelle nostre società, il suo futuro dipende dai giovani e la sua vitalità deriva dagli scambi a livello subnazionale. Sono lieto che altri governatori statunitensi, membri del Congresso e persone di ogni estrazione sociale visitino la Cina.
Le storie delle relazioni tra Cina e Stati Uniti sono scritte dai nostri popoli. Durante la mia prima visita negli Stati Uniti, ho soggiornato dai Dvorchak in Iowa. Ricordo ancora il loro indirizzo: 2911 Bonnie Drive. È stato il mio primo contatto diretto con gli americani. I giorni che ho trascorso con loro sono indimenticabili. Per me rappresentano l’America. Ho scoperto che, sebbene i nostri due Paesi siano diversi per storia, cultura e sistema sociale e abbiano intrapreso percorsi di sviluppo differenti, i nostri due popoli sono entrambi gentili, amichevoli, laboriosi e con i piedi per terra. Entrambi amiamo i nostri Paesi, le nostre famiglie e le nostre vite, e siamo amichevoli l’uno verso l’altro e interessati l’uno all’altro. È la convergenza di molti rivoli di buona volontà e amicizia che ha creato una forte corrente che attraversa il vasto Oceano Pacifico; è il tendersi reciprocamente la mano da parte dei nostri popoli che ha portato più volte le relazioni tra Cina e Stati Uniti da un punto morto a un punto di svolta. Sono convinto che una volta aperta, la porta delle relazioni tra Cina e Stati Uniti non possa essere richiusa. Una volta avviata, la causa dell’amicizia tra Cina e Stati Uniti non può essere interrotta a metà. L’albero dell’amicizia tra i nostri popoli è cresciuto alto e forte e può sicuramente resistere all’assalto di qualsiasi vento o tempesta.
Il futuro delle relazioni tra Cina e Stati Uniti sarà creato dai nostri popoli. Più difficoltà ci sono, maggiore è la necessità di creare un legame più stretto tra i nostri popoli e di aprire i nostri cuori l’uno all’altro, e più persone devono parlare a favore delle relazioni. Dovremmo costruire più ponti e lastricare più strade per le comunicazioni tra i popoli. Non dobbiamo erigere barriere o creare un ambiente gelido.
Oggi il Presidente Biden e io abbiamo raggiunto un importante consenso. I nostri due Paesi adotteranno ulteriori misure per facilitare i viaggi e promuovere gli scambi interpersonali, tra cui l’aumento dei voli passeggeri diretti, il dialogo di alto livello sul turismo e lo snellimento delle procedure di richiesta dei visti. Ci auguriamo che i nostri due popoli intensifichino le visite, i contatti e gli scambi e scrivano nuove storie di amicizia nella nuova era. Spero anche che la California e San Francisco continuino a guidare il percorso di crescita dell’amicizia tra Cina e Stati Uniti!
Signore e signori,
Amici,
Siamo in un’epoca di sfide e cambiamenti. È anche un’epoca di speranza. Il mondo ha bisogno che la Cina e gli Stati Uniti lavorino insieme per un futuro migliore. Noi, il più grande Paese in via di sviluppo e il più grande Paese sviluppato, dobbiamo gestire bene le nostre relazioni. In un mondo di cambiamenti e caos, è sempre più importante per noi pensare, vedere, assumerci le responsabilità e svolgere il ruolo che ci deriva dal nostro status di grandi Paesi.
Ho sempre avuto una domanda in mente: come condurre la gigantesca nave delle relazioni Cina-Stati Uniti al riparo da scogli e secche nascoste, navigando tra tempeste e onde senza disorientarsi, perdere velocità o addirittura entrare in collisione?
A questo proposito, la domanda numero uno per noi è: siamo avversari o partner? Questa è la questione fondamentale e generale. La logica è molto semplice. Se si vede l’altra parte come un concorrente primario, la sfida geopolitica più importante e una minaccia incalzante, si otterranno solo politiche errate, azioni fuorvianti e risultati indesiderati. La Cina è pronta a diventare un partner e un amico degli Stati Uniti. I principi fondamentali che seguiamo nella gestione delle relazioni Cina-Stati Uniti sono il rispetto reciproco, la coesistenza pacifica e la cooperazione vantaggiosa per tutti.
Così come il rispetto reciproco è un codice di comportamento di base per gli individui, è fondamentale per le relazioni tra Cina e Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono unici per la loro storia, la loro cultura e la loro posizione geografica, che ne hanno determinato il percorso di sviluppo e il sistema sociale. Noi rispettiamo pienamente tutto questo. Il percorso del socialismo con caratteristiche cinesi è stato individuato sotto la guida della teoria del socialismo scientifico ed è radicato nella tradizione della civiltà cinese con una storia ininterrotta di oltre 5.000 anni. Siamo orgogliosi della nostra scelta, così come voi siete orgogliosi della vostra. Le nostre strade sono diverse, ma entrambe sono la scelta dei nostri popoli ed entrambe portano alla realizzazione dei valori comuni dell’umanità. Entrambi devono essere rispettati.
La coesistenza pacifica è una norma di base per le relazioni internazionali, ed è ancora di più una linea di base a cui Cina e Stati Uniti dovrebbero attenersi come due grandi Paesi. È sbagliato considerare la Cina, che è impegnata nello sviluppo pacifico, come una minaccia e quindi condurre un gioco a somma zero contro di essa. La Cina non scommette mai contro gli Stati Uniti e non interferisce mai nei loro affari interni. La Cina non ha alcuna intenzione di sfidare gli Stati Uniti o di scalzarli. Al contrario, saremo lieti di vedere degli Stati Uniti fiduciosi, aperti, in continua crescita e prosperi. Allo stesso modo, gli Stati Uniti non dovrebbero scommettere contro la Cina o interferire nei suoi affari interni. Dovrebbero invece accogliere una Cina pacifica, stabile e prospera.
La cooperazione win-win è la tendenza dei tempi ed è anche una proprietà intrinseca delle relazioni tra Cina e Stati Uniti. La Cina sta perseguendo uno sviluppo di alta qualità e gli Stati Uniti stanno rivitalizzando la loro economia. C’è molto spazio per la nostra cooperazione e siamo pienamente in grado di aiutarci reciprocamente ad avere successo e a raggiungere risultati vantaggiosi per tutti.
La Belt and Road Initiative, così come la Global Development Initiative (GDI), la Global Security Initiative (GSI) e la Global Civilization Initiative (GCI) proposte dalla Cina sono aperte a tutti i Paesi in ogni momento, compresi gli Stati Uniti. La Cina è inoltre pronta a partecipare alle iniziative di cooperazione multilaterale proposte dagli Stati Uniti. Questa mattina, il Presidente Biden ed io abbiamo concordato di promuovere il dialogo e la cooperazione, nell’ottica del rispetto reciproco, in settori quali la diplomazia, l’economia e il commercio, gli scambi interpersonali, l’istruzione, la scienza e la tecnologia, l’agricoltura, la difesa, le forze dell’ordine e l’intelligenza artificiale. Abbiamo concordato di rendere più lunga la lista di cooperazione e più grande la torta della cooperazione. Vorrei farvi sapere che la Cina è profondamente solidale con il popolo americano, soprattutto con i giovani, per le sofferenze che il Fentanyl ha inflitto loro. Il Presidente Biden e io abbiamo deciso di istituire un gruppo di lavoro sugli stupefacenti per approfondire la nostra cooperazione e aiutare gli Stati Uniti ad affrontare l’abuso di droga. Desidero inoltre annunciare che per incrementare gli scambi tra i nostri popoli, soprattutto tra i giovani, la Cina è pronta a invitare 50.000 giovani americani in Cina per programmi di scambio e di studio nei prossimi cinque anni.
Recentemente, i tre panda dello Smithsonian National Zoo di Washington D.C. sono tornati in Cina. Mi è stato detto che molti americani, soprattutto bambini, erano davvero riluttanti a dire addio ai panda e che sono andati allo zoo per salutarli. Ho anche appreso che lo zoo di San Diego e i californiani non vedono l’ora di riaccogliere i panda. I panda sono stati a lungo inviati dell’amicizia tra i popoli cinese e americano. Siamo pronti a continuare la nostra cooperazione con gli Stati Uniti per la conservazione dei panda e a fare del nostro meglio per soddisfare la richiesta dei californiani, in modo da approfondire i legami di amicizia tra i nostri due popoli.
Signore e signori,
Amici,
La Cina è il più grande Paese in via di sviluppo del mondo. Il popolo cinese aspira a un lavoro migliore, a una vita migliore e a un’istruzione migliore per i propri figli. È ciò che gli 1,4 miliardi di cinesi hanno a cuore. Il Partito Comunista Cinese (PCC) è impegnato a lavorare per il popolo e l’aspettativa di una vita più soddisfacente è il nostro obiettivo. Ciò significa che dobbiamo lavorare duramente per assicurarci il loro sostegno. Grazie a un secolo di esplorazioni e lotte, abbiamo trovato il percorso di sviluppo che fa per noi. Ora stiamo portando avanti il ringiovanimento della nazione cinese su tutti i fronti, perseguendo la modernizzazione cinese.
Ci impegniamo a lottare unitariamente per raggiungere la modernizzazione per tutti i cinesi. Una popolazione numerosa è un aspetto fondamentale della realtà cinese. I nostri risultati, per quanto grandi, sarebbero molto piccoli se divisi per 1,4 miliardi di persone. Ma un problema, per quanto piccolo, sarebbe enorme se moltiplicato per 1,4 miliardi. Questa è una sfida unica per un Paese delle nostre dimensioni. Al contempo, grandezza equivale anche a forza. La leadership del PCC, il sistema del socialismo con caratteristiche cinesi, il consenso e il sostegno del popolo sono i nostri maggiori punti di forza. La Cina è una grande economia e un grande mercato. Poco tempo fa si è tenuta la sesta edizione della China International Import Expo, che ha attirato oltre 3.400 espositori commerciali da 128 Paesi, tra cui gli Stati Uniti. L’area espositiva delle aziende americane è stata quella più grande per sei anni consecutivi all’Expo. La modernizzazione per 1,4 miliardi di cinesi è un’enorme opportunità che la Cina offre al mondo.
Ci impegniamo per la prosperità per tutti, per offrire una vita migliore a tutti i cinesi. Eliminare la povertà è il sogno millenario della nazione cinese e la prosperità per tutti è il desiderio di tutti i cinesi. Prima di compiere 16 anni, mi trovavo in un villaggio della provincia settentrionale dello Shaanxi, dove vivevo e facevo il contadino con gli abitanti del villaggio, e conoscevo le loro preoccupazioni e i loro bisogni. A distanza di mezzo secolo, mi sento sempre fiducioso e forte quando sto con la gente. Servire il popolo in modo disinteressato e soddisfare le sue aspettative è il mio impegno di sempre. Quando sono diventato Segretario generale del Comitato centrale del PCC e Presidente della Repubblica popolare cinese, 100 milioni di persone vivevano ancora al di sotto della soglia di povertà stabilita dalle Nazioni Unite. Grazie a otto anni di sforzi tenaci, li abbiamo fatti uscire tutti dalla povertà. Abbiamo realizzato l’obiettivo di riduzione della povertà dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite con 10 anni di anticipo. Nel frattempo, oltre 1.800 membri della CPC hanno perso la vita in servizio.
Il nostro obiettivo non è quello di avere solo pochi ricchi, ma di realizzare una prosperità comune per tutti. L’occupazione, l’istruzione, i servizi medici, l’assistenza all’infanzia, l’assistenza agli anziani, l’alloggio, l’ambiente e altri temi simili sono questioni importanti per la vita quotidiana delle persone e che stanno loro a cuore. Vengono costantemente integrati nei nostri piani di alto livello per lo sviluppo nazionale, aumentando così il senso di appagamento, felicità e sicurezza del nostro popolo. Continueremo a promuovere uno sviluppo di alta qualità e a offrire a tutti i benefici della modernizzazione. Questa è la missione fondante del PCC e la promessa che abbiamo fatto al popolo. Con il sostegno del popolo, questa missione sarà sicuramente realizzata.
Siamo impegnati in uno sviluppo a tutto tondo per ottenere un avanzamento materiale ed etico-culturale per il popolo. I nostri antenati hanno osservato che “quando le persone sono ben nutrite e ben vestite, avranno un forte senso dell’onore e della vergogna”. La carenza materiale non è socialismo, così come l’impoverimento etico-culturale. La modernizzazione cinese è incentrata sulle persone. Un obiettivo importante della modernizzazione cinese è quello di continuare ad aumentare la forza economica del Paese e migliorare il tenore di vita della popolazione e, allo stesso tempo, arricchire la vita culturale del popolo, migliorare la civiltà in tutta la società e promuovere uno sviluppo completo della persona. Lo scopo dell’Iniziativa per la civiltà globale che ho proposto è quello di sollecitare la comunità internazionale ad affrontare lo squilibrio tra progresso materiale e culturale e a promuovere congiuntamente il continuo progresso della civiltà umana.
Siamo impegnati nello sviluppo sostenibile per raggiungere l’armonia tra uomo e natura. La convinzione che l’uomo sia parte integrante della natura e che debba seguirne il corso è un tratto distintivo della cultura tradizionale cinese. Viviamo nello stesso villaggio globale e probabilmente non troveremo un altro pianeta abitabile nel corso della nostra vita. Come dice un proverbio inglese, “non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”. Quando ero governatore della provincia del Fujian nel 2002, ho chiesto di trasformare il Fujian nella prima provincia ecologica della Cina. In seguito, quando ho lavorato nella provincia di Zhejiang nel 2005, ho detto che le acque limpide e le montagne verdi hanno lo stesso valore dell’oro e dell’argento. Oggi, questa opinione è diventata un consenso di tutto il popolo cinese. Oggi la Cina ha quasi la metà della capacità fotovoltaica installata nel mondo. Oltre la metà dei veicoli a nuova energia circolano su strade cinesi e la Cina contribuisce a un quarto dell’aumento dell’area di rimboschimento nel mondo. Ci impegneremo a raggiungere il picco delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030 e la neutralità del carbonio entro il 2060. Abbiamo preso l’impegno e lo onoreremo.
Siamo impegnati in uno sviluppo pacifico per costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità. Pace, amicizia e armonia sono valori radicati nella civiltà cinese. L’aggressività e l’espansione non sono nei nostri geni. Il popolo cinese ha ricordi amari e profondi dei disordini e delle sofferenze che gli sono stati inflitti nei tempi moderni. Dico spesso che il popolo cinese si oppone alla guerra, vuole la stabilità e spera in una pace mondiale duratura. Il grande ringiovanimento della nazione cinese non può essere raggiunto senza un ambiente internazionale pacifico e stabile. Nel perseguire la modernizzazione, non torneremo mai sul sentiero battuto della guerra, della colonizzazione, del saccheggio o della coercizione.
Nei 70 anni e più trascorsi dalla fondazione della Repubblica Popolare, la Cina non ha mai provocato un conflitto o una guerra, né ha occupato un solo centimetro di terra straniera. La Cina è l’unico grande Paese che ha inserito lo sviluppo pacifico nella Costituzione del Paese e nello Statuto del Partito al governo, facendo così dello sviluppo pacifico un impegno della nazione. Trae vantaggio dall’attuale ordine internazionale e lo salvaguarda. Rimaniamo fermi nel salvaguardare il sistema internazionale con l’ONU al centro, l’ordine internazionale sostenuto dal diritto internazionale e le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali basate sugli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite. A prescindere dallo stadio di sviluppo raggiunto, la Cina non perseguirà mai l’egemonia o l’espansione e non imporrà mai la sua volontà agli altri. La Cina non cerca sfere di influenza e non combatterà una guerra fredda o calda con nessuno. La Cina rimarrà impegnata nel dialogo e si opporrà al confronto, costruendo partenariati anziché alleanze. Continuerà a perseguire una strategia di apertura reciprocamente vantaggiosa. La modernizzazione che stiamo perseguendo non riguarda solo la Cina. Siamo pronti a lavorare con tutti i Paesi per far progredire la modernizzazione globale con uno sviluppo pacifico, una cooperazione reciprocamente vantaggiosa e una prosperità comune, e per costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità.
Signore e signori,
Amici,
Il passare del tempo è come un fiume impetuoso: molte cose vengono spazzate via, ma quelle più preziose rimangono. Indipendentemente dall’evoluzione del panorama globale, la tendenza storica della coesistenza pacifica tra Cina e Stati Uniti non cambierà. Il desiderio ultimo dei nostri due popoli di scambi e cooperazione non cambierà. Le aspettative del mondo intero per una relazione Cina-Stati Uniti in costante crescita non cambieranno. Affinché una grande causa abbia successo, deve radicarsi nel popolo, ottenere forza dal popolo ed essere realizzata dal popolo. La crescita dell’amicizia tra Cina e Stati Uniti è una grande causa. Facciamo in modo che i popoli cinese e americano diventino una forza forte per rinnovare l’amicizia tra Cina e Stati Uniti, far progredire le relazioni tra questi due Paesi e dare un contributo ancora maggiore alla pace e allo sviluppo del mondo!
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