In un editoriale sullo Spiegel, il commentatore economico Wolfgang Munchau (noto per le sue posizioni critiche sulla Merkel, Monti e l’euro) sostiene che il totale abbandono dell’economia keynesiana da parte dell’SPD l’ha ormai privata di un efficace “narrazione elettorale”. Per Munchau, l’SPD ha rinunciato al keynesismo quando l’ultimo keynesiano nel partito, Oskar Lafontaine, uscì nel 1999, lasciando il campo aperto a Gerhard Schroder, che in seguito ha perseguito le sue riforme supply-side.
Ma la forza economica della Germania, così tanto decantata, è pura illusione, spiega Munchau. La Germania ha un tasso di investimento tra i più bassi dei paesi industrializzati. Inoltre, quanto a crescita della produttività, è in fondo alla classifica. La strategia non può funzionare.