Marcinelle: una storia italiana

di Andrea Stratta | da www.tribunodelpopolo.it

Sabato 27 Aprile, ci siamo uniti a una simpatica comitiva di italiani immigrati in Belgio, come noi, per visitare la miniera di carbone più famosa d’Europa: Marcinelle.

L’evento è stato organizzato dal Centro d’Azione Sociale Italiano – Università Operaia di Bruxelles, un’associazione nata nel 1971 che si occupa di mettere in contatto tra loro le diverse generazioni di immigrati italiani, preservandone l’identità culturale e al tempo stesso arricchendola attraverso le numerose attività organizzate.

In questo luogo, l’8 agosto del ‘56, hanno perso la vita 262 lavoratori, di cui 136 italiani, in quello che rimane ancora oggi il più grave incidente minerario avvenuto in Europa. A cavallo tra la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale, con la sola eccezione del periodo di grave congiuntura economica degli anni ‘30, lo Stato belga ricorre a un utilizzo massiccio di manodopera straniera, in tutti i settori produttivi, per compensare le ingenti perdite di forza lavoro locale. Sotto la spinta della Fédéchar (Federazione Carbonifera del Belgio), i lavoratori italiani con le loro famiglie giungono in massa e si installano nel sud del paese, raggiungendo le 30000 unità.


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