L’Islanda svolta a destra, contro l’UE

di Marco Santopadre | da www.contropiano.org

Nel voto di ieri gli elettori islandesi hanno punito i partiti di centrosinistra e premiato quelli di centrodestra. Mandando un chiaro messaggio: contro l’adesione all’UE, l’adozione dell’euro e l’austerity.

Come ampiamente previsto dai sondaggi dei giorni scorsi, l’opposizione di centrodestra – composta dai liberali del Partito progressista (19 seggi, 24,4%) e dai conservatori del Partito dell’Indipendenza (19 deputati, 26,7%) – si è assicurata una maggioranza di 38 dei 63 seggi totali del parlamento, stando ai risultati quasi definitivi delle elezioni parlamentari celebrate ieri in Islanda. Il voto ha premiato i due partiti di centrodestra, che insieme ottengono circa il 51% dei consensi, e ha pesantemente punito l’Alleanza socialdemocratica (9 seggi, 12,9%) ed il Movimento Sinistra-Verde (7 deputati, 10,9%), partner nella coalizione di governo uscente, che perdono circa la metà dei rappresentanti all’Althing (così si chiama la camera di Reykjavik).


CONTINUA A LEGGERE