a cura della redazione
Il governo islandese ha deciso di sciogliere il gruppo di lavoro e le delegazioni che partecipano ai negoziati per l’adesione all’Unione Europea, e ha avvertito che non ci saranno vertici con all’ordine del giorno questo obiettivo.
Secondo quanto ha dichiarato, di fronte al parlamento, il ministro degli Affari Esteri, Gunnar Bragi Sveinsson, il governo ha sospeso il processo di adesione, sebbene si proponga di conservare buone relazioni con l’Unione Europea.
L’Islanda aveva iniziato i negoziati per l’adesione nel 2009, dopo la crisi bancaria che aveva portato il paese alla bancarotta. In seguito, le divergenze sono andate approfondendosi soprattutto in relazione alle politiche sulla pesca, che rappresenta il settore fondamentale delle attività produttive del paese, in merito alle quali l’Islanda non intende rinunciare alle proprie prerogative sovrane.
Fonte: “Avante”