La persecuzione politica si intensifica in Lettonia (Unione Europea)

kke logo 500pxInterrogazione del Partito Comunista di Grecia (KKE) a Federica Mogherini

da inter.kke.gr

Traduzione di Marx21.it

La più estesa criminalizzazione dell’azione politica che si sta promuovendo in Lettonia, con l’introduzione di cambiamenti al codice penale, è stata denunciata dall’eurodeputato del KKE Sotiris Zarianopoulos, attraverso un’interrogazione all’alta rappresentante della Politica Estera e di Difesa dell’UE, Federica Mogherini. L’interrogazione è stata la seguente:  

Il regime che ha prevalso in Lettonia, dopo la sconfitta del socialismo in URSS, ha introdotto una serie di pratiche antidemocratiche, con l’imposizione di leggi anticomuniste e persecuzioni, con l’imprigionamento di oppositori politici, con la privazione dei diritti politici e sociali per una parte importante della popolazione, con l’elogio dei nazisti locali, con la calunnia nei confronti della Vittoria Antifascista e del periodo della costruzione del socialismo, durante il quale il popolo della Lettonia aveva conosciuto importanti conquiste sociali. Ora si sta puntando alla criminalizzazione più estesa dell’azione politica, attraverso l’introduzione di cambiamenti nel codice penali, al punto tale che i cosiddetti cambiamenti hanno spinto persino l’attuale Presidente del paese, Raimonds Vējonis, a esprimere la propria opposizione.

Si prevede che il Sejm (il parlamento) della Lettonia approvi i cambiamenti definitivi al codice penale, che peggiorano ancora di più la situazione dei diritti democratici in Lettonia.

Così, tra le altre cose, “l’appello pubblico al rovesciamento e al cambiamento dell’organizzazione statale” si potrà punire, secondo il codice proposto, con il carcere fino a 5 anni. In realtà, in questo modo, qualsiasi attività politica che aspiri a cambiamenti radicali nell’economia e nella società, sarà perseguita penalmente.

Inoltre, dopo il recente peggioramento delle relazioni dell’UE con la Russia, in un articolo di questo codice penale si sostiene che anche “l’aiuto a uno stato o organizzazione terzi in un’azione che pregiudichi gli interessi della Lettonia” è punito con il carcere fino a 5 anni. Proprio come sostengono molti giuristi, l’imprecisione del termine “aiuto” può portare a nuove persecuzioni antidemocratiche e alla criminalizzazione dell’azione politica.

Si chiede all’Alta Rappresentante della Politica Estera e della Difesa dell’UE che posizione intenda assumere sulla più estesa penalizzazione della lotta politica in Lettonia.