da www.cgt.fr
Traduzione di Marx21.it
Di seguito, il comunicato della principale organizzazione sindacale francese in risposta alle dichiarazioni del Primo Ministro che annuncia l’intenzione di proibire tutte le manifestazioni sul territorio nazionale.
Il Primo Ministro ha accusato la CGT di essere responsabile per le violenze intervenute a margine della manifestazione nazionale del 14 giugno, a Parigi, contro il progetto di legge lavoro.
La CGT vuole ricordare al Primo Ministro che questa mobilitazione, come quelle precedenti, non è stata organizzata dalla CGT, ma da sette organizzazioni sindacali dei lavoratori salariati e dei giovani che, per 4 mesi, nell’unità, hanno chiesto il ritiro di questo testo regressivo.
Quale è la realtà dei fatti? E’ a margine del corteo di questa manifestazione comunicata dalle organizzazioni e convalidata dalla Prefettura di Parigi che bande di “casseurs” si sono nuovamente abbandonate ad eccessi che la CGT ha condannato ufficialmente, e ancora una volta, in una sua dichiarazione nazionale.
Il Primo Ministro non può ignorare che spetta alle autorità pubbliche, sotto la loro responsabilità, di assicurare la sicurezza e il mantenimento dell’ordine.
La CGT sottolinea il sangue freddo e la compostezza dei militanti del suo servizio d’ordine che, immancabilmente, hanno preso le misure necessarie per garantire la sicurezza dei partecipanti a questa manifestazione di massa.
Coscienziosamente e tenendo conto delle informazioni fornite dai servizi della Prefettura, le organizzazioni sindacali hanno scelto di non proseguire lungo il percorso previsto, nonostante la frustrazione legittima dei manifestanti, per non esporli alla violenza e agli incidenti generati da elementi estranei. Con questa misura, una volta ancora, tutti i servizi d’ordine delle organizzazioni sono stati in grado di creare e realizzare le condizioni perché i partecipanti, provenienti da tutta la Francia, riuscissero a raggiungere i loro mezzi di trasporto.
La CGT vuole ricordare al Primo Ministro che, come non è dei tifosi la responsabilità di garantire la sicurezza dentro e fuori gli stadi degli europei di calcio, allo stesso modo non è responsabilità dei manifestanti assicurare la sicurezza dentro e fuori una manifestazione autorizzata dalla Prefettura di polizia.
Minacciare di proibire le manifestazioni è il segno di un governo alle strette.
Piuttosto che fare l’inventario tendenzioso delle prove contro la CGT , Manuel Valls farebbe molto meglio ad ascoltare la maggioranza dei lavoratori, dei giovani e più in generale dei cittadini che respingono questo progetto di dumping sociale e di distruzione del nostro modello di società.
Montreuil, 15 giugno