di Partito Comunista di Grecia (KKE)
da www.solidnet.org
Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx21.it
Il Comitato Centrale di Syriza, che si è riunito la scorsa domenica 6 Marzo, ha pubblicato il 9 Marzo una sue specifica risoluzione sul tema dei rifugiati. Cosa dice Syriza in questa risoluzione? Che “si deve costruire un movimento di massa contro la guerra a livello europeo così come una lotta per disegnare una road map per la pace in Medio Oriente” per affrontare questo tema.
Così, nello stesso momento in cui il governo di Syriza sostiene i piani guerrafondai dell’Unione Europea, quando ha messo a disposizione degli Usa le basi militari a Creta e in altre aree della Grecia, mentre è attivamente partecipe dei piani della Nato (cioè in qualsiasi cosa che accenda “la miccia” della guerra imperialista nella polveriera mediorientale) la leadership del partito di “sinistra” se ne va in giro fumando la “pipa” della pace.
La decisione del Comitato Centrale di Syriza afferma anche che ciò che è necessario è una “giusta e praticabile soluzione per il problema palestinese” e che “la Grecia è chiamata a contribuire in questa direzione, riconoscendo lo stato di Palestina”. Afferma tutte queste cose nel momento in cui il governo di Syriza ha elevato lo stato di Israele allo status di interlocutore privilegiato e partner strategico nella regione, approfondendo la cooperazione militare, economica e politica con esso. Afferma queste cose mentre programma di rafforzare ulteriormente la cooperazione con Israele. Il partito di governo dice queste cose sul “riconoscimento dello Stato di Palestina” mentre il leader di Syriza e Primo Ministro Tsipras dichiara che non è ancora il “momento giusto” per riconoscere lo Stato di Palestina, nonostante le rilevanti e unanimi decisioni del Parlamento greco.
E mentre il governo celebra il fatto che il Primo Ministro è andato a Bruxelles al recente Summit dei Leader dell’Unione Europea con una “linea nazionale” dopo la fiducia datagli dai leader dei partiti di destra Nuova Democrazia e Anel, così come dei socialdemocratici del Pasok e di Potami, il Comitato Centrale di Syriza scopre che il tema dei rifugiati dimostra la linea di demarcazione tra “conservatori e progressisti, sinistra e destra”, che “in essenza non permette il consenso nazionale”…
Ipocrisia senza limiti…