Comunicato del Partito Comunista di Grecia (KKE) sulla nuova azione autoritaria contro i quadri del partito
da inter.kke.gr
Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it
Nel constatare che anche il governo “rosa-nero” greco diretto da Tsipras sembra seguire la strada della “caccia alle streghe” anticomunista percorsa da governi di destra e apertamente fascisti dell’Europa centro-orientale, desideriamo esprimere la nostra solidarietà ai compagni greci del KKE, colpiti da misure repressive solo perchè rappresentano l’opposizione più tenace e coerente alla politica antipopolare imposta dalla Troika e attuata dall’attuale esecutivo di Atene. Ci auguriamo che dai democratici e dalla sinistra del nostro paese si alzino voci di condanna verso questa inaudita misura repressiva. (Marx21.it)
Mentre il governo di SYRIZA-ANEL sta cercando di convincere il popolo che una “nuova era” è iniziata dopo il completamento formale del memorandum con i creditori, sembra infastidire il fatto che il KKE riveli la verità. Quindi non a caso applica misure repressive contro i comunisti.
In un suo comunicato, l’ufficio stampa del Comitato centrale del KKE denuncia il nuovo atto di autoritarismo, che come si afferma “fa parte del continuo sforzo di intimidazione del popolo”, questa volta contro quattro quadri del KKE nella città di Larisa che il 2 settembre 2018, di notte, stavano attaccando manifesti per pubblicizzare il Festival della Gioventù Comunista di Grecia (KNE), che quest’anno è dedicato al centenario del KKE e al 50 ° anniversario della KNE.
L’ufficio stampa del Comitato centrale del KKE denuncia che “i quadri del KKE, come se fossero criminali, sono stati arrestati da numerosi poliziotti, del gruppo DIAS e delle forze di sicurezza, e hanno trascorso l’intera notte nella stazione di polizia. Al mattino, sono stati condotti in Procura con le manette ai polsi, sotto la custodia di numerose forze armate di sicurezza e sono stati portati davanti alla Corte, accusati dell’incredibile accusa di danno aggravato alle proprietà dello stato. La Direzione della Protezione del Cittadino è responsabile e deve dare spiegazioni sul nuovo atto di autoritarismo contro il KKE. In ogni caso, i quadri e i membri del KKE e del KNE daranno una risposta con la loro iniziativa quotidiana per il successo degli eventi del festival KKE e KNE “.
I comunisti arrestati sono stati rilasciati il 3 settembre a mezzogiorno. Sono stati accusati di aver causato danni, mentre il processo è previsto per il 5 giugno 2019.
Va detto che domenica (2/9) di notte, davanti alla stazione di polizia, così come lunedì (3/9) davanti al tribunale, i membri del KKE e del KNE hanno effettuato una mobilitazione con la parola d’ordine “L’intimidazione non passerà, la lotta popolare la spezzerà! “.
Alla mobilitazione che ha condannato le azioni antipopolari del governo e manifestato la sua solidarietà con i comunisti detenuti, hanno partecipato G. Lambrulis, deputato del KKE e vicepresidente del Parlamento greco, e T. Tsiaples, presidente del Centro del Lavoro di Larisa, l’organizzazione che riunisce sindacati in questa città.