Eurofalsità Post-Brexit

di Pino Cabras
da megachip.globalist.it

Siamo alle solite. Come tanti altri quotidiani, la Repubblica manipola fino alla falsificazione una notizia, per inserirla in una cornice che deve confermare i luoghi comuni e le narrazioni di area piddina. Ieri centinaia di eurodeputati hanno votato contro una risoluzione sostenuta da popolari, socialisti, liberali e verdi, che intimava ai britannici di levare subito le tende dalla UE. Tra chi si è opposto c’era, compattamente, tutta la sinistra che si riconosce nel gruppo GUE/NGL (tra cui gli spagnoli di Podemos e i tedeschi della Linke, per dire) e decine di esponenti del partito popolare, che si sono trovati a votare assieme ad altre formazioni di opposizione anche di estrema destra. Chi minimamente conosce la storia dei parlamenti sa che è una dinamica frequente e normale, che non implica un’alleanza organica degli oppositori. Ognuno è contro per ragioni sue.

Ebbene, la Repubblica riduce tutto a una schermaglia in cui c’è il babau Nigel Farage e c’è il suo «grande alleato», il M5S. Tanto è vero, dice l’articolista, che «tutti i deputati pentastellati hanno votato con Farage». Notare la sottigliezza di quel “con”: si badi bene che non hanno votato una risoluzione di Farage, ma una risoluzione presentata dalla maggioranza, e hanno votato contro. Il cronista aggiunge: «Insieme a loro Salvini, Le Pen e i conservatori inglesi». Nessuna menzione per gli altri, nemmeno per il collega di Repubblica, l’eurodeputato Curzio Maltese, che ha votato contro anche lui, come il suo gruppo GUE. Anche lui, secondo questa logica, ha votato “con” Farage. Avremmo diritto di saperlo, no?

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