Lettera aperta di Algirdas Paleckis alla Lituania e al mondo
da solidnet.org
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
“Ieri hanno arrestato me. Domani potrà toccare a te” (Algirdas Paleckis, dalla prigione di Vilnius)
Durante i primi mesi [della mia prigionia] ho nutrito una piccola speranza, quella che l’accusa avesse almeno mantenuto qualche elemento di buon senso. In tal caso il VSD (Valstybės Saugumo Departamentas – Dipartimento di Sicurezza dello Stato) che ha ordinato di farmi arrestare, riconoscerebbe la mancanza di prove e interromperebbe il procedimento.
Tuttavia, la procura persiste sistematicamente nello stare al guinzaglio del VSD che, a sua volta, è al guinzaglio di Grybauskaté (presidente della Lituania e una delle più solerti esecutrici degli ordini dell’Amminitsrazione USA, della Commissione Europea e della NATO, sostenuta apertamente da Trump, Merkel e Macron, NdTr).
Dalia Grybauskaité – una vera e propria fascista – ha completato la costruzione del fascismo “democratico” nel nostro paese. Questa costruzione è importata dagli Stati Uniti. Fu in America, alla fine del 19 ° secolo che apparve quello scempio di democrazia degenerata. Un’oligarchia finanziaria che aveva comperato strumenti di comunicazione liberi, si insediò stabilmente al vertice e fino ad ora, con successo, perché all’apparenza lo ha fatto “democraticamente”, si è sbarazzata di tutti i dissidenti in America e all’estero.
L’essenza del fascismo “democratico” è l’eliminazione tempestiva e sottilmente “democratica” dei dissenzienti. All’inizio – indirizzando i media contro di loro. Ma se essi non si arrendono, allora arriva la pressione finanziaria. O attraverso multe, o facendo pressione sul posto di lavoro. Se costoro poi insistono – ciò che segue è la fabbricazione di un caso giudiziario e della reclusione. Negli Stati Uniti i fascisti “democratici” hanno trasformato l’eliminazione dei dissidenti in un’arte. E noi l’abbiamo importata.
Chi vuole vivere tranquillamente e respirare in Lituania dovrebbe essere interessato a dire chiaramente “no” al fascismo democratico. Ieri hanno arrestato me. Domani potrà toccare a te.
Io non mi arrenderò mai.
E tu?
Algirdas Paleckis, 27 maggio 2019, Vilnius, prigione di Lukiškės