Solidarietà ai dirigenti comunisti russi aggrediti a Strasburgo da nazisti ucraini

Dichiarazione del Presidium del Partito Comunista della Federazione Russa
da kprf.ru | Traduzione dal russo di Mauro Gemma

nonazi svasticaIl 26 gennaio, i deputati del Partito Comunista della Federazione Russa (tra cui Ghennadij Zyuganov) che partecipavano, a Strasburgo, alla seduta dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), sono stati vigliaccamente aggrediti da alcuni esponenti del Partito Radicale ucraino, che rappresentano questa formazione fascista alla Rada Suprema di Kiev. Sull’episodio di criminalità politica avvenuto in una prestigiosa sede europea, il Presidium del PCFR ha diffuso la seguente dichiarazione:

All’ingresso del Palazzo del Consiglio di Europa a Strasburgo, dove si è svolta la seduta dell’APCE, è avvenuta un’aggressione contro membri della delegazione russa, tra cui il presidente e il vicepresidente del PCFR, G.A. Zyuganov e I.I. Melnikov. Come è stato accertato, gli aggressori sono stati i deputati della Rada Suprema ucraina D. Linko e A. Vitko del partito Radicale. Si ha l’impressione che il Majdan si sia trasferito nel cuore dell’Europa.

La delegazione russa si augura che l’APCE dia una corretta valutazione di quanto è accaduto. Qualsiasi incoraggiamento a tali azioni favorirebbe il rafforzamento dei movimenti ultra-nazionalisti e neofascisti in Europa, il che è categoricamente inaccettabile, soprattutto nell’anno del 70° anniversario della vittoria comune sul fascismo.

Che altro ancora è necessario all’Europa illuminata per capire chi ora si trovi al potere a Kiev? Dove sono finiti i tanto propagandati valori europei? E’ venuto il tempo di smetterla di adottare i due pesi e le due misure.

Il nostro partito si è sempre pronunciato per una soluzione pacifica e democratica delle controversie, per relazioni di buon vicinato con tutti i popoli, compreso il popolo dell’Ucraina. Eravamo e rimaniamo popoli fratelli e faremo tutto ciò che è nelle nostre forze per trovare una giusta soluzione ai problemi che sono sorti.

Esprimiamo solidarietà ai nostri compagni, che hanno dato una risposta adeguata ai provocatori.

Il Presidium del PCFR
Mosca, 27 febbraio 2015