La volatilità dei prezzi

di Demostenes Floros | da abo.net

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Tra il rialzo del barile, dettato principalmente dalla decisione che l’Opec prenderà il 30 novembre e dal calo delle riserve petrolifere USA, e il calo, riconducibile al fatto che diversi paesi Opec non vogliono ridurre la produzione di greggio

A ottobre i prezzi del petrolio sono stati caratterizzati da volatilità. In particolare, il Brent Crude North Sea ha aperto a 50,75 $/b (dollari al barile) e ha chiuso a 48,51 $/b, mentre il West Texas Intermediate ha aperto a 49,25 $/b e ha chiuso a 46,79 $/b. Al momento della redazione dell’articolo, i prezzi del petrolio stavano attraversando una contrazione, rispettivamente a 46,95 $/b e 45,35 $/b, sulla scia dei dati pubblicati dall’Energy Information Administration, che nel rapporto sulle scorte rilevava un incremento inaspettatamente consistente di 14,4 milioni di barili negli Stati Uniti nella settimana conclusasi il 28 ottobre – l’aumento più marcato mai registrato in 34 anni di statistiche.

Il livello di rifermento europeo e asiatico ha raggiunto il record dell’ultimo anno attestandosi a 52,9 $/b il 10 ottobre, mentre il 19 ottobre il valore di riferimento americano ha toccato quota 51,64 $/b, il massimo registrato da giugno 2016.

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