di Marco Berlinguer | da pubblicogiornale.it
La missione che si è dato Emiliano Brancaccio – brillante economista napoletano – è quanto mai difficile. Nientedimeno che rompere un tabù: quello che si è creato attorno alla dottrina del libero commercio mondiale. La sua tesi è che con la crisi della globalizzazione capitalistica, nei fatti nuove forme di protezionsimo e controllo politico stanno crescendo. E che quella dottrina è in crisi e ormai superata. Ed è tempo che la sinistra se ne accorga, se non vuole che le proposte di limitazione dei movimenti di capitali e di merci, che incontrano crescenti consensi – un po’ ovunque e anche in Italia – siano cavalcate soltanto da forze populistiche e nazionaliste.