L’economia mondiale rischia la decelerazione

di Demostenes Floros | da temi.repubblica.it

recessione spagnaRUBRICA GEOPOLITICA DEL CAMBIO In attesa di una soluzione in Usa per fiscal cliff e debt ceiling, l’Eurozona è entrata in recessione per la seconda volta in tre anni. Il surplus della bilancia commerciale cinese e l’andamento dei prezzi del petrolio.

Nel corso del mese novembre, il prezzo del petrolio ha arrestato la discesa che si era manifestata nella seconda metà di ottobre: in particolare, il Brent – benchmark per il mercato europeo – ha invertito il trend ribassista sino a raggiungere i 111$/b mentre il Wti si è stabilizzato attorno agli 88$/b. I fondamentali del mercato dell’oro nero continuano ad evidenziare la solidità dell’offerta corrente, nonché il rallentamento, nel medio periodo, delle prospettive relative all’incremento della domanda. Infatti, in ottobre l’Opec, al fine di compensare il calo dell’output nigeriano e le conseguenze dell’embargo imposto all’Iran, ha leggermente aumentato la propria quota di estrazione portandola sino a 31,15 milioni di b/g. Al contempo, la Federazione Russa, con 10,46 milioni di b/g prodotti, ha raggiunto un nuovo record dal crollo dell’Unione Sovietica, rafforzando così la propria leadership produttiva a livello mondiale.

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