di Demostenes Floros | da temi.repubblica.it
RUBRICA GEOPOLITICA DEL CAMBIO. Le politiche occidentali di espansione monetaria hanno stimolato l’acquisto di oro e determinato un aumento del prezzo del petrolio. La Cina combatte l’austerity e punta a imporre lo yuan come riserva di valore. Il mercato petrolifero di settembre è stato volatile.
Nel corso di settembre, il mercato del petrolio ha evidenziato una forte volatilità. La prima metà del mese ha visto infatti un costante aumento dei prezzi del Wti e del Brent, i quali hanno rispettivamente sfiorato i 100 dollari al barile [$/b] e i 117$/b – i massimi da tre mesi. Parallelamente, l’euro si è apprezzato sul dollaro, passando da 1,25 a 1,31.
Nella seconda metà di settembre abbiamo assistito invece ad una significativa riduzione del costo del barile – attorno ai 9$/b per entrambe le qualità – il cui decremento potrebbe non essere ancora terminato, a dispetto di una serie di continue correzioni; al contempo, il cambio euro/dollaro si è stabilizzato attorno a quota 1,29.