Il prezzo del petrolio non aspetta l’attacco alla Siria

di Demostenes Floros | da temi.repubblica.it

Le quotazioni del greggio, da tempo in rialzo, sono ormai stabilmente sopra i 100 dollari al barile. Colpa dell’instabilità in Libia, Iraq ed Egitto. L’intervento contro Damasco sarebbe la miccia dell’incendio.

Nel corso di agosto, il prezzo del petrolio è sensibilmente aumentato sulla scia dell’ultima decade del mese precedente. Nello specifico, il Brent ha oltrepassato i 116$/b (quotazione massima raggiunta il 28 agosto) per poi ripiegare attorno ai 114$/b mentre il Wti ha sfondato i 109$/b (il 28 agosto, massimo da quasi 2 anni) e successivamente ha chiuso sopra i 107$/b. Allo stesso tempo, il tasso di cambio euro/dollaro è rimasto sostanzialmente invariato attorno a quota 1,32€/$.

Gli ultimi dati forniti dall’International Energy Agency (9 agosto) confermano che la domanda globale di petrolio 2013 (90.7 milioni di barili al giorno, b/d) dovrebbe aumentare di 0.9 milioni di b/d. In luglio, grazie principalmente al contributo dei produttori non-Opec, l’offerta totale di greggio è salita di 575mila b/d rispetto a giugno attestandosi a 91.85 milioni di b/d. 


CONTINUA A LEGGERE