da mattiatagliaferri.wordpress.com
A partire dal 1971, con l’annullamento degli accordi di Bretton Woods del 1945 e la conseguente sottoscrizione del cosiddetto Smithsonian Agreement, il panorama monetario è profondamente cambiato. Venne infatti determinato il passaggio dal Gold Exchange Standard – sistema nel quale il solo dollaro era convertibile in oro, al prezzo fisso di 35 dollari l’oncia, mentre tutte le altre valute erano a loro volta convertibili in dollari – all’attuale Dollar Standard, sistema monetario che ha invece al suo centro la sola valuta a stelle e strisce. Attraverso questo epocale passaggio si è eliminato qualsiasi riferimento aureo della moneta e quindi il valore intrinseco che essa rappresentava, dando così il via libera a una mastodontica produzione di capitale fittizio, ovvero il derivante da un processo improduttivo di ricchezza. È importante ricordare che il capitale fittizio non nasce in questo particolare momento storico, in quanto è presente sin dai primi momenti di affermazione del sistema proto-capitalistico e non a caso venne già analizzato da Karl Marx e Friedrich Engels nel terzo libro de “Il Capitale” nel 1894.