di Alessandro Fugnoli
La capitolazione francese allora, quella europea e giapponese oggi
Dopo il caos monetario seguito alla fine della Grande Guerra, la Francia rientrò nel sistema aureo nel 1926 con un franco fortemente sottovalutato che le garantiva competitività. Esportando più di quanto importava, la Francia continuò negli anni seguenti ad accumulare riserve auree, portandole via agli altri paesi (con l’eccezione degli Stati Uniti, anch’essi particolarmente competitivi rispetto alla vecchia Europa). Il galateo monetario, generalmente rispettato prima della guerra, prescriveva che i paesi in surplus di oro aumentassero la moneta circolante in quantità corrispondente al nuovo oro accumulato. In questo modo la loro economia, crescendo, avrebbe richiamato importazioni dal resto del mondo, ricompensandolo della stretta monetaria che si trovava a subire per effetto dell’oro defluito all’estero. Nel medio periodo, in questo modo, il sistema aveva sempre ritrovato un certo equilibrio.