È improbabile che gli Stati Uniti costringano Zelensky a tenere elezioni senza prima un cessate il fuoco

di Andrew Korybko

da https://korybko.substack.com/

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Il Servizio di intelligence estera russo (SVR) ha pubblicato lunedì una dichiarazione in cui si afferma che “Washington sta prendendo in considerazione la possibilità di indire elezioni presidenziali e parlamentari [in Ucraina N.d.T.]  l’anno prossimo nel contesto del proseguimento delle ostilità con la Russia”. Lo scopo è quello di agire “in un dei modi ‘legittimi’ per eliminare il ‘troppo presuntuoso’ V. Zelensky”, “se necessario”. A tal fine, gli Stati Uniti starebbero già facendo leva sui propri agenti  in Ucraina per “creare un nuovo partito destinato a occupare una nicchia filoamericana”.

Questa analisi di agosto “Assessing The Veracity Of SVR’s Latest Report About Impending Political Changes In Kiev” (Valutare la veridicità dell’ultimo rapporto dell’SVR sugli imminenti cambiamenti politici a Kiev) rimanda a tre analisi associate del dicembre 2023, del gennaio 2024 e del maggio 2024 nel tentativo di spiegare perché le precedenti previsioni di cambiamenti politici non si sono ancora verificate. Per quanto riguarda l’ultima previsione, che viene riportata  con la vaga affermazione che sarà fatta solo “se necessario”, ci sono ragioni per aspettarsi che sia più difficile da realizzare di quanto la dichiarazione della SVR implichi.

L’unico modo realistico in cui gli Stati Uniti possono costringere Zelensky a tenere le elezioni senza un cessate il fuoco prima, ricordando che ha detto che presumibilmente non può tenerle fino alla fine del conflitto a causa dell’interpretazione del decreto sulla legge marziale da parte del suo governo, è trattenere gli aiuti militari. Se Trump dovesse andare fino in fondo, rischierebbe di facilitare un’avanzata militare russa che potrebbe aumentare le probabilità che la Russia raggiunga i suoi obiettivi massimi nel conflitto, cosa che gli Stati Uniti vogliono naturalmente evitare che accada.

Nonostante Trump abbia promesso di porre fine alla guerra per procura tra NATO e Russia in Ucraina, che Biden è stato responsabile di aver provocato, è ancora un uomo d’affari e quindi probabilmente non è a suo agio se il suo Paese non riceve alcun ritorno dalle centinaia di miliardi di dollari di investimenti. Per questo motivo, è improbabile che crei le condizioni affinché la Russia raggiunga i suoi obiettivi nel conflitto, trattenendo gli aiuti militari da Zelensky fino a quando quest’ultimo non terrà nuove elezioni per sostituirlo.

È più probabile che Trump costringa Zelensky ad accettare un cessate il fuoco e poi chieda che si tengano le elezioni subito dopo, magari con il pretesto di garantire un mandato democratico per procedere con i colloqui di pace, dopo di che lui e il suo partito potrebbero essere sostituiti. Questa “transizione graduale della leadership” avverrebbe solo “se necessario”, poiché Trump potrebbe anche permettere a Zelensky di continuare a rimandare le elezioni, utilizzando l’SBU per consolidare il suo governo monopartitico, se si adegua ai suoi ordini.

È prematuro prevedere se Trump chiederà o meno che le elezioni si tengano dopo il cessate il fuoco, ma si può valutare che non chiederà che si tengano prima di allora, poiché ciò potrebbe facilitare la Russia nell’infliggere una sconfitta strategica agli Stati Uniti. Quando finalmente si terranno le elezioni, è certo che gli Stati Uniti faranno tutto il possibile per perpetuare la loro influenza su Kiev, anche se questo richiederà la sostituzione “democratica” di Zelensky e del suo partito con rappresentanti più popolari.

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