Distensione commerciale: il ruolo del CIIE nella dialettica USA-Cina

di: Francesco Maringiò, da https://italian.cri.cn/

Inizia il CIIE di Shanghai, la più importante fiera delle importazioni, che non riveste solo un ruolo prettamente commerciale. Una opportunità che quest’anno gli Stati Uniti hanno deciso di cogliere. Un segnale importante per tutti quanti, anche per noi.

Distensione commerciale: il ruolo del CIIE nella dialettica USA-Cina

2023-11-05 19:23:52

Inizia il CIIE di Shanghai, la più importante fiera delle importazioni, che non riveste solo un ruolo prettamente commerciale. Una opportunità che quest’anno gli Stati Uniti hanno deciso di cogliere. Un segnale importante per tutti quanti, anche per noi.

154 delegazioni oltre a più di 3.400 aziende provenienti da tutto il mondo. Una Business Exhibition che occupa una superficie espositiva di quasi 367.000 metri quadrati e che vedrà la partecipazione di oltre 289 delle 500 aziende più importanti del mondo. E ancora: circa 1.500 piccole e medie imprese (PMI) e più di 400 nuovi prodotti, tecnologie e servizi. Sono i numeri del China International Import Expo (CIIE), un evento focalizzato sull’importazione di merci e servizi in Cina che dall’5 al 10 novembre terrà la sua sesta edizione a Shanghai.

Questo evento acquisisce una particolare rilevanza alla luce di un fatto importante: gli Stati Uniti hanno inviato la più nutrita delegazione di sempre e, soprattutto, per la prima volta sono volati a Shanghai funzionari governativi di alto livello come Jason Hafemeister, vice sottosegretario al commercio e agli affari agricoli esteri e consigliere commerciale del segretario del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA). Assieme a lui ci sarà anche Wade Sheppard, consigliere senior dell’USDA ed un gruppo di sindaci di 20 Stati dell’America profonda per esplorare nuove opportunità commerciali.

Possiamo considerarlo un tassello importante di un mosaico più complesso che racconta lo sforzo di ricomposizione e ripresa di un dialogo costruttivo tra Stati Uniti e Cina. Solo pochi giorni fa, a Pechino, il presidente cinese aveva incontrato il governatore della California ed il ministro degli esteri Wang Yi a Washington ha incontrato il presidente americano Biden, oltre a Blinken e Sullivan. La portavoce della Casa Bianca ha anche confermato l’atteso vertice tra Biden e Xi Jinping questo mese a San Francisco, a margine del Forum di Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC).

Una delegazione statunitense così qualificata al CIIE è quindi un segnale politico importante. Parliamoci chiaramente: è anche il segno di un sostanziale successo della strategia cinese di rafforzare i legami e le opportunità economiche tra le nazioni come arma per contrastare la scelta politica del disaccoppiamento e dello scontro. Gli espositori USA in fiera porteranno prodotti agricoli, un settore che ha visto un incremento significativo dell’import cinese in questi anni. L’USDA ha dichiarato, in un rapporto ad inizio dell’anno, che le esportazioni agricole verso la Cina hanno raggiunto la cifra record di 36,4 miliardi di dollari nel 2022. Contemporaneamente, la Cina è diventata il più grande mercato per le esportazioni di pollo degli Stati Uniti, con oltre 1,2 miliardi di dollari nel 2022.

Il presidente cinese Xi Jinping inviato una lettera per l’inaugurazione della CIIE, alla quale ha partecipato anche il primo ministro australiano Anthony Albanese. Un altro segnale di distensione importante se pensiamo che dopo anni di gelo tra i due paesi il leader di Camberra effettuerà la prima visita ufficiale in Cina per partecipare proprio a questa fiera.

L’Italia è il paese le cui imprese hanno sin dal primo anno investito nel CIIE, partecipando a tutte le edizioni. Anche quest’anno ci sono decine di imprese italiane, organizzate dal lavoro certosino di Regioni ed associazioni di categoria. A differenza di Stati Uniti ed Australia, infatti, le imprese italiane non saranno rappresentate da delegazioni governative di alto livello, nonostante sia un imperativo importante per l’Italia spingere il proprio export, visto come è cresciuto il deficit bilaterale.

Per fortuna, il sistema imprenditoriale e gli amministratori locali hanno deciso di approntare una propria strategia, indipendentemente dal clima politico. È il caso, per esempio, della Regione Puglia, che al National Exhibition Convention Centre di Shanghai porterà 11 PMI per spingere l’export locale nel paese asiatico. Già oggi questo vale oltre 159 milioni di euro (dati 2022) segnando un aumento percentuale del 5,5%. E come ha rilevato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia: «Le opportunità per la Puglia e per le nostre imprese sono davvero rilevanti. Il nostro obiettivo è sfruttarle nel modo più efficace per la crescita del nostro territorio».

La prima edizione del CIIE si è tenuta nel 2018 pochi mesi dopo l’avvio da parte dell’amministrazione Trump di quella è che conosciuta come la “guerra commerciale”. Piuttosto che rispondere facendo il “muro contro muro” la Cina ha accolto l’esigenza di alcuni paesi a riequilibrare la bilancia commerciale, aprendo l’economia domestica all’importazione di prodotti di qualità dall’estero, come volàno per spingere i consumi. Accanto a questo, ha sfruttato l’occasione per offrire ai paesi meno sviluppati condizioni vantaggiose (attraverso sovvenzioni, incentivi fiscali e stand gratuiti) per introdurre i propri prodotti di punta nel mercato cinese.

È quindi impossibile separare il CIIE e la sua dimensione prettamente commerciale da una strategia più ampia di cooperazione internazionale per lo sviluppo, in grado di portare benefici concreti e duraturi.

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