Covid: non cadiamo nella trappola della divisione

da https://ugictcgt.fr/covid-le-piege-de-la-division/

Traduzione di Lorenzo Battisti

In tutti i paesi europei vi è stato un grande dibattito e anche manifestazioni contro i vari pass sanitari, contro i vaccini e le altre misure sanitarie. Questo manifestazioni, apparentemente apolitiche, sono state caratterizzate da una radice di estrema destra, che, nascosta dietro richieste “generali”, hanno potuto sedurre anche persone di sinistra insofferenti alla riduzione della vita sociale. Per questo ritengo interessante questo documento della CGT Quadri e Ingegneri che mette insieme un sostegno al vaccino e all’accelerazione delle vaccinazioni, la critica del pass sanitario e l’invito a riprendersi le piazze con lo sciopero del prossimo 5 Ottobre.

Proprio quando si sperava di voltare pagina sulla crisi sanitaria, l’autunno è segnato dalla ripresa delle contaminazioni e dall’attuazione del pass sanitario. Con le sue misure imposte senza dibattito, Macron cerca di dividere profondamente i francesi e di oscurare le questioni sociali e ambientali. Moltiplicando decisioni incoerenti e pericolose (gestione delle maschere, chiusura dei letti negli ospedali, rifiuto di togliere i brevetti sui vaccini) il governo ha perso ogni credibilità per molti lavoratori.

Tuttavia, non cadiamo nella sua trappola, dotiamoci dei mezzi per un dibattito calmo, razionale e rispettoso basato su dati scientifici!

La vaccinazione è uno strumento chiave nella lotta contro il Covid.

Gli studi scientifici sono unanimi.

Anche se la vaccinazione non garantisce una protezione sistematica contro tutte le varianti del Covid, limita la diffusione del virus e delle sue forme gravi. Per ampliare l’accesso alla vaccinazione, bisogna ristabilire la fiducia fornendo l’accesso a tutte le informazioni in modo trasparente e lottando contro le disuguaglianze di accesso, soprattutto a livello globale!

Le varianti stanno emergendo in territori che non hanno accesso al vaccino e dove il virus sta circolando molto ampiamente. I nostri destini sono completamente connessi.

Ecco perché la CGT chiede la revoca dei brevetti sui vaccini per permettere a tutte le popolazioni di accedervi!

Passaporto sanitario: proteggiamo le libertà

Il progresso scientifico e l’introduzione delle vaccinazioni obbligatorie hanno permesso di eliminare molte malattie gravi (vaiolo, tetano, difterite, poliomielite, ecc.). Le libertà individuali possono quindi, a certe condizioni, essere limitate in nome dell’interesse collettivo.

Tuttavia, la CGT denuncia il pass sanitario per i seguenti motivi:

• permette, per la prima volta, al datore di lavoro di avere accesso alle informazioni sulla salute dei dipendenti. Si tratta tuttavia di una prerogativa esclusiva del servizio di medicina del lavoro, che non è controparte del contratto di lavoro e può quindi garantire il trattamento obiettivo e non discriminatorio dei dati sanitari;

• permette ai datori di lavoro di sospendere, terminare o modificare i termini del contratto di lavoro di un dipendente, e di sanzionarlo per motivi di salute;

• apre la possibilità di una raccolta di dati e di un tracciamento senza precedenti (movimenti, informazioni sanitarie, ecc.).

Non c’è bisogno di ricatti, di infantilizzazione e di controlli permanenti, il modo più efficace è quello di convincere la gente dell’importanza di vaccinarsi! Un massiccio piano di assunzioni negli ospedali (a cominciare dal blocco della chiusura dei letti!) e il rafforzamento dei mezzi dei servizi di medicina del lavoro sono urgentemente necessari!

Lavoratori con responsabilità: essere vigili su diritti e libertà.

Come lavoratori responsabili, saremo spesso costretti ad attuare il lasciapassare della salute, con direttive poco chiare, contraddittorie e persino illegali. La crisi sanitaria non giustifica assolutamente alcunché, tanto più che in caso di problema, diventeremo immediatamente utilizzati come detonatore!

Esigiamo il rispetto rigoroso della legge e delle libertà, e in particolare:

• Solo le autorità autorizzate possono controllare le identità;

• I dipendenti non dovrebbero essere costretti a fare i controlli sanitari sui loro telefoni personali. Il datore di lavoro è obbligato a fornire tutte le attrezzature professionali, soprattutto perché i dati raccolti non devono rimanere sugli smartphone dei dipendenti!

• l’elenco dei dipendenti soggetti all’obbligo di vaccinazione o al libretto sanitario è elencato in modo stringente dal governo. Un datore di lavoro non ha il diritto di estendere questa lista;

• il pass sanitario non deve ostacolare l’accesso ai beni di prima necessità, soprattutto nei centri commerciali;

• i dati, specialmente quelli riguardanti la salute dei dipendenti, dei clienti o degli utenti, non dovrebbero essere raccolti o conservati;

• La vaccinazione dovrebbe essere facilitata permettendo ai lavoratori di vaccinarsi durante l’orario di lavoro.

Mobilitiamoci il 5 ottobre per mettere in primo piano le questioni sociali!

CGT, FO, FSU e Solidaires chiamano alla mobilitazione il 5 ottobre:

• per un quadro per il telelavoro (copertura delle spese, limitazione dell’orario di lavoro, quadro negoziato con i dipendenti e criteri di ammissibilità chiari e obiettivi…). Vedere il sito web: teletravail.ugict.fr ;

• per salari più alti, riconoscimento delle qualifiche e delle responsabilità e uguaglianza tra donne e uomini;

• per un abbandono definitivo delle riforme della disoccupazione e delle pensioni del governo;

• per l’adozione di misure per affrontare la crisi ambientale, a partire dalla delocalizzazione dell’industria e dal finanziamento della ricerca.