Cosa spiegano i dati sulle vittime ufficiali della Russia in Ucraina?

di Andrew Korybko

da https://oneworld.press/

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

Il ministero della Difesa russo ha cercato di mettere a tacere le spericolate speculazioni incoraggiate dagli Stati Uniti sulle perdite che ha subito nel corso della sua operazione speciale in corso in Ucraina, rivelando mercoledì le cifre ufficiali. Il portavoce Igor Konashenkov ha detto che 498 militari hanno sacrificato la loro vita per denazificare e smilitarizzare il paese dal 24 febbraio, mentre 1.597 sono stati feriti. Al contrario, ha detto che 2.780 membri delle Forze Armate ucraine (UAF) e delle forze fasciste-nazionaliste sono stati uccisi e 3.700 feriti. Le cifre delle vittime riportate ufficialmente dalla Russia possono essere spiegate da una combinazione di tre fattori: missili anticarro statunitensi Javelin; il desiderio della Russia di condurre una guerra pulita e la rivendicazione storica del presidente Putin per quanto sopra.

Iniziando con il primo di questi tre la presenza su larga scala di tali armi da guerra all’avanguardia e di alta qualità avrebbe sempre avuto un effetto sul tasso di vittime della Russia. I javelins (armi anti carro N.d.T.) sono considerati tra le migliori munizioni nel loro campo. Ci si aspettava quindi che alla fine avrebbero ucciso un certo numero di militari russi. Questo non è sorprendente, ma è importante tenere a mente che il numero di vittime riportate è di gran lunga inferiore alle cifre folli che sono state riportate dai media mainstream occidentali guidati dagli Stati Uniti, che sostengono falsamente che migliaia e migliaiadi soldati sono già stati uccisi con questi mezzi. Queste cifre di fatto imprecise sono state diffuse come parte della continua infowar anti-russa, progettata per ridurre la credibilità militare di Mosca e dare false speranze ai combattenti di Kiev.

Il secondo fattore è molto più importante, però, poiché è stato autoimposto dalla stessa leadership russa. Il presidente Putin ha spiegato in un lungo articolo la scorsa estate perché crede nell’unità storica di russi e ucraini. Considerando l’immediato pretesto umanitario per iniziare l’operazione speciale del suo paese in quella ex repubblica sovietica, sarebbe stato ipocrita per lui fare qualcosa di diverso da una guerra pulita. Nessuno dovrebbe dubitare che la Russia avrebbe potuto facilmente replicare la tattica “shock & awe” degli Stati Uniti di distruggere completamente l’Ucraina proprio come il declinante egemone unipolare ha distrutto la Jugoslavia, l’Iraq e la Libia, quindi è chiaro che Mosca si sta trattenendo per motivi umanitari legati alla sincera convinzione della sua leadership di limitare le vittime civili e i danni collaterali.

La ragione per cui la Russia è rimasta impegnata in questa nobile politica, nonostante il fatto che abbia portato le Forze Armate Russe (RAF) ad essere messe in pericolo, come quando hanno distrutto quelle armi pesanti che l’UAF e i suoi alleati fascisti-nazionalisti hanno incautamente schierato nelle aree residenziali, è perché il presidente Putin immagina che la sua decisione sarà storicamente giustificata con il senno di poi. Non c’è paragone tra la condotta delle Forze Armate Russe durante l’operazione speciale in corso in Ucraina e le campagne “shock & awe” degli Stati Uniti contro la Jugoslavia, l’Iraq e la Libia. Il leader russo potrebbe semplicemente ordinare alle Forze Armate Russe di bombardare senza ritegno tutti i suoi avversari, ovunque essi siano in quel paese, distruggendoli con javelins mortali e armi pesanti, ma a spese di un numero inaccettabilmente alto di vittime civili e danni collaterali.

Questi tre fattori collocano le perdite ufficialmente riportate dalla Russia in Ucraina nel loro contesto appropriato. Coloro che erroneamente interpretano queste cifre come se suggerissero che l’operazione speciale sta “fallendo” non stanno prestando attenzione ai suoi reali successi sul campo nel fare rapidi guadagni in tutta l’Ucraina nell’ultima settimana. Due analisi indipendenti, una del Daily Mail e l’altra del blog Vox Populi, confermano che l’operazione speciale della Russia ha avuto più successo della Guerra dei Sei Giorni di Israele e delle due invasioni dell’Iraq da parte degli Stati Uniti. Queste osservazioni, specialmente se si considera la guerra pulita che la Russia sta conducendo in Ucraina, suggeriscono fortemente che le cifre delle vittime della Russia sono impressionantemente basse. Questa conclusione a sua volta sfata la narrazione delle fake news che la Russia ha “fallito” in Ucraina.