Cogliere nuove opportunità e svilupparsi insieme, a vent’anni dalla firma del Partenariato Cina-Italia

di Liu Kan, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese in Milano

da https://www.scenari-internazionali.com

Dopo la pubblicazione nel mese scorso di Sotto uno stesso cielo, ultimo numero di Scenari Internazionali, interamente dedicato alla Cina, che includeva uno speciale firmato da S.E. Jia Guide, Ambasciatore cinese in Italia, proponiamo oggi in esclusiva nel nostro sito l’intervento di Liu Kan, Console Generale cinese in Milano, che compie una panoramica delle relazioni bilaterali, nella specifica dimensione della cooperazione con le quattro regioni del Nord Italia che ricadono sotto la sua giurisdizione.

Il 2024 è un anno speciale per la Cina e l’Italia, in quanto si celebra il 20° anniversario dell’istituzione del Partenariato Strategico Globale Cina-Italia e il 700° anniversario della scomparsa di Marco Polo, messaggero di scambi tra la civiltà orientale e quella occidentale. Guardando al passato, i due Paesi hanno sempre sostenuto lo spirito della Via della Seta e si sono verificati molti momenti brillanti di cooperazione pragmatica in vari campi. Guardando al futuro, le relazioni Cina-Italia sono ad un nuovo punto di partenza storico e le due parti dovrebbero assumere la diplomazia dei capi di Stato come guida strategica e lavorare fianco a fianco per scrivere un nuovo capitolo di cooperazione.

I. La fiducia politica reciproca continua a crescere e il partenariato strategico globale è a un nuovo punto di partenza

Dall’inizio di quest’anno, la Cina e l’Italia hanno avuto frequenti e fruttuose interazioni ad alto livello. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato la Cina a luglio, guidando insieme al Presidente Xi Jinping lo sviluppo delle relazioni Cina-Italia. I due Paesi hanno pubblicato il Piano d’azione per il rafforzamento del Partenariato Strategico Globale Cina-Italia, che fornisce una garanzia istituzionale e una guida d’azione per lo sviluppo stabile delle relazioni bilaterali in futuro, rafforzando ulteriormente le basi politiche delle relazioni Cina-Italia.

Entro quest’anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà nuovamente in visita in Cina, dando maggiore impulso politico alla promozione di un livello più elevato di cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra Cina e Italia. Allo stesso tempo, il Comitato governativo Cina-Italia, la Commissione Economica Mista Cina-Italia, la Settimana Sino-Italiana della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione ed altre piattaforme sono state lanciate una dopo l’altra, sprigionando nuova vitalità e compiendo concreti passi avanti.

Il Ministro del Commercio Cinese Wang Wentao ha visitato l’Italia due volte quest’anno per attuare attivamente il consenso dei due presidenti e promuovere gli scambi commerciali, e gli investimenti nelle due direzioni e la cooperazione tra PMI, ottenendo risultati positivi.

II. La cooperazione economica e quella commerciale sono proficue, l’approfondimento del commercio e degli investimenti bilaterali entra in una nuova fase

Negli ultimi vent’anni, il volume degli scambi Cina-Italia è aumentato di sette volte: dai 10 miliardi di dollari del 2004 ha ormai superato quota 70 miliardi di dollari per tre anni consecutivi, facendo della Cina il primo partner commerciale dell’Italia in Asia. Secondo i dati dalle Dogane cinesi, nel primo semestre di quest’anno le importazioni cinesi dall’Italia sono state pari a 15,475 miliardi di dollari, in aumento del 14%, mentre le esportazioni cinesi verso l’Italia sono state pari a 26,994 miliardi di dollari, in aumento del 17,4%.

La circoscrizione del nostro Consolato comprende quattro regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna. Si tratta di quattro realtà economicamente sviluppate, con una popolazione e una produzione economica che insieme rappresentano rispettivamente il 40% e il 50% del totale del Paese. Il commercio di queste quattro regioni con la Cina equivale ad oltre il 60% del commercio complessivo Cina-Italia.

Le quattro regioni sono destinazioni privilegiate per gli investimenti cinesi, attirando il 70% delle imprese cinesi che investono in Italia. La Camera di Commercio Cinese in Italia ha sede a Milano, con un totale di oltre 110 membri associati e un rapido sviluppo. Nel complesso, la cooperazione economica e commerciale Cina-Italia, in particolare quella tra la Cina e queste quattro regioni, ha basi profonde e un ampio spazio.

III. Gli scambi industriali si stanno appena sviluppando, il dialogo e la cooperazione in vari settori hanno nuove opportunità

Cina e Italia sono due potenze industriali e innovative, con vantaggi industriali altamente complementari e opportunità reciproche. Durante la visita del Presidente del Consiglio Meloni in Cina, i due leader hanno assistito alla firma di sei accordi di cooperazione, che coprono settori quali i veicoli elettrici e le energie rinnovabili.

Attualmente, le due parti continuano ad incrementare la cooperazione nei settori manifatturiero di alta gamma, dell’energia pulita, dell’aerospazio e in altre aree emergenti, esplorando nuovi punti di crescita della cooperazione industriale, in modo che i frutti dello sviluppo vadano a pieno beneficio dei due popoli.

Vale la pena ricordare che, nonostante l’approccio protezionistico ingiusto, non conforme e irragionevole dell’UE, che il 4 ottobre ha istituito dazi compensativi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria provenienti dalla Cina, per quanto ne so, BYD, Chery, Dongfeng ed altri marchi di veicoli elettrici cinesi sono ben amati dai consumatori italiani e le aziende automobilistiche cinesi sono ancora fiduciose nel portare avanti la cooperazione con l’Italia.

In precedenza, alcune associazioni italiane dell’industria automobilistica hanno espresso la loro opposizione ai dazi compensativi dell’UE sui veicoli elettrici cinesi. Ciò dimostra pienamente che la mossa dell’UE non è solo ingiusta nei confronti delle imprese cinesi interessate ma anche dei consumatori italiani ed europei, ed è contraria allo spirito del libero scambio, della concorrenza leale e della cooperazione aperta.

Credo che, con gli sforzi congiunti di persone competenti cinesi e italiani, le due parti saranno in grado di trovare una soluzione più ragionevole attraverso consultazioni sulla base delle regole di WTO e di creare congiuntamente un ambiente esterno favorevole per la promozione della cooperazione nell’industria automobilistica.

La Terza Sessione Plenaria del XX Comitato Centrale del PCC ha chiaramente sottolineato che è necessario aderire all’apertura come politica di base nazionale e promuovere la riforma attraverso di essa. Basandosi sui vantaggi del grande mercato cinese, è essenziale rafforzare la capacità di apertura espandendo la cooperazione internazionale e costruendo un nuovo sistema economico aperto ad un livello più alto.

Credo che una Cina modernizzata, che continui ad approfondire le riforme, a promuovere lo sviluppo ad alta qualità e ad aprirsi ad alto livello, significhi maggiori opportunità per il resto del mondo, anche per l’Italia. Attualmente, grazie agli sforzi congiunti delle due parti, i legami umanistici tra i due Paesi sono diventati più stretti.

Il 26 settembre scorso, China Eastern Airlines ha lanciato le rotte Shanghai-Venezia e Xi’an-Milano, e il numero di voli tra i due Paesi è salito a più di 70 a settimana. Milano, da sola, ha rotte dirette verso nove città della Cina, il che facilita enormemente gli scambi bilaterali economico-commerciali e quelli umanistici.

Con l’estensione della politica di esenzione dal visto per 15 giorni da parte del governo cinese, il numero di cittadini italiani che si recano in Cina per effettuare scambi commerciali, cooperazione e turismo è aumentato in modo significativo; gli scambi tra le due parti in vari settori come economia e commercio, sport, cultura, scienza e tecnologia sono diventati sempre più frequenti.

Credo che con gli sforzi congiunti dei governi e dei cittadini cinesi e italiani, da un nuovo punto di partenza storico, i due Paesi saranno in grado di cogliere appieno le nuove opportunità di sviluppo e di scrivere insieme un nuovo capitolo della cooperazione economica e commerciale reciprocamente vantaggiosa. C’è ancora tanto da fare e il futuro sarà ancora più promettente.

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