Il Tibet dal 1951: liberazione, sviluppo e prosperità (V PARTE)

tibet cina bandieradi Ufficio Informazioni del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese

da http://www.scio.gov.cn

Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it

VI. Protezione e sviluppo derlla cultura tradizionale

La Cina attribuisce grande importanza alla protezione e allo sviluppo della cultura tradizionale tibetana. Ha investito enormi risorse umane, finanziarie e materiali per proteggere, sviluppare e portare avanti la bella cultura tradizionale del Tibet attraverso una varietà di mezzi legali, economici e amministrativi.

– La lingua tibetana parlata e scritta è ampiamente utilizzata.

Lo studio e l’uso della lingua tibetana sono protetti dalla legge. Dalla fondazione della Regione Autonoma del Tibet, le risoluzioni e i regolamenti adottati dal congresso del popolo, i documenti ufficiali e gli annunci dei governi a vari livelli e dei dipartimenti governativi sono stati tutti emessi in cinese e in tibetano. Le due lingue sono utilizzate nelle grandi riunioni e nelle principali attività organizzate dai governi locali, dalle imprese e dalle istituzioni pubbliche. Nei procedimenti giudiziari, la lingua tibetana è usata per ascoltare le cause e redigere documenti legali in accordo con le esigenze dei contendenti tibetani, in modo da garantire il diritto dei cittadini tibetani di usare la propria lingua per le controversie. Il Tibet ora ha 16 periodici e 12 giornali in lingua tibetana, e ha pubblicato più di 40 milioni di copie di 7.185 libri in lingua tibetana. Inoltre, la lingua è ampiamente utilizzata nella sanità, nei servizi postali, nelle comunicazioni, nei trasporti, nella finanza, nella scienza e nella tecnologia.

I classici tibetani sono protetti e utilizzati. Nel 1984, lo stato ha stanziato fondi per l’istituzione dell’Archivio della Regione Autonoma del Tibet, che ospita e conserva un gran numero di preziosi archivi tibetani. Gli archivi della sua collezione contano ora più di 3 milioni di pezzi. Lo Stato sostiene la raccolta, la collazione, la traduzione e la pubblicazione di importanti classici tibetani. Ha organizzato la raccolta e la pubblicazione del Tripitaka cinese in lingua tibetana, il salvataggio e la raccolta dell’epica Vita di Re Gesar, e la pubblicazione di molti preziosi classici tibetani, tra cui la Collected Works of Ancient Tibetan Scholars, Library of Chinese Classics: Tibet Volume, e la serie “Library of Snowfield Classics”.

La standardizzazione della terminologia tibetana è in cima all’agenda dello stato. Nel 1995 è stato istituito il Comitato di lavoro nazionale per la standardizzazione della terminologia tibetana. Nel 2018 il comitato di lavoro ha pubblicato i nuovi termini tibetani approvati dal XVIII Congresso nazionale del Partito comunista cinese, che contiene quasi 1.500 nuovi termini. Notevoli risultati sono stati raggiunti nell’impiego della lingua tibetana nell’informatica, nella ricerca e per lo sviluppo e la promozione di software in lingua tibetana. Nel luglio 1997, il set di caratteri tibetani codificati è stato ufficialmente adottato ed è diventato una parte importante dell’Information Technology – Universal Multiple-Octet Coded Character Set. La lingua tibetana è divenuta così la prima lingua di una minoranza etnica in Cina con uno standard internazionale e un pass per la superstrada globale dell’informazione. Nel 2004 il governo popolare della regione autonoma del Tibet e il ministero dell’industria dell’informazione hanno firmato l’accordo di cooperazione per lo sviluppo, la promozione e l’applicazione del software in lingua tibetana, sulla cui base è stato sviluppato un nucleo di software in lingua tibetana, tra cui metodo di input, sistema operativo, software per ufficio e browser web. Alla fine del 2015 è stato ufficialmente rilasciato lo standard nazionale Information Technology – Vocabolario in tibetano, che ha segnato la nascita del primo vocabolario standard nazionale cinese per la tecnologia dell’informazione nella lingua di una minoranza etnica.

– Usi e costumi sono pienamente rispettati

Lo stato rispetta e protegge i diritti di tutti i gruppi etnici in Tibet di vivere e condurre attività sociali in accordo con gli usi e i costumi tradizionali. Pur mantenendo i loro modi e stili tradizionali di abbigliamento, dieta e abitazione, le persone di tutti i gruppi etnici hanno anche assorbito molti nuovi e moderni costumi culturali. Il Capodanno tibetano, il Festival Shoton a Lhasa e il Festival delle corse di cavalli a Nagqu sono alcuni fra i molto festival culturali e tradizionali che sono stati conservati e migliorati. Negli ultimi anni, vari festival culturali e turistici, come la Giornata di commemorazione per la liberazione di un milione di servi in Tibet, il Festival della cultura e dell’arte del Monte Qomolangma a Xigaze, il Festival culturale di Yarlung a Shannan e il Festival della fioritura del pesco a Nyingchi, hanno arricchito la vita del popolo tibetano e mostrato la sua vitalità nella nuova era.

– Il patrimonio culturale è efficacemente protetto e trasmesso.

Negli ultimi decenni il Tibet ha organizzato indagini sistematiche e su larga scala, la raccolta, la collazione e la ricerca del patrimonio culturale. Un totale di 4.277 siti di reliquie culturali di tutti i tipi sono stati esaminati e registrati. Il Tibet ha 1.985 siti di reliquie culturali sotto la protezione dei governi a diversi livelli, di cui 70 sono sotto protezione statale. Da quando sono stati eseguiti i lavori di restauro del Tempio Jokhang nel 1972, lo Stato ha continuato a investire enormi fondi nella manutenzione e nella protezione del Palazzo Potala, del Norbulingka, del Tempio Jokhang e di altre reliquie culturali e siti storici. Solo dal 1989 al 1995 lo Stato ha investito più di 200 milioni di RMB nella manutenzione del Palazzo del Potala e nell’espansione della sua piazza. Alla fine del 2018 lo stato ha lanciato un progetto decennale per proteggere e utilizzare le reliquie culturali del Palazzo del Potala – principalmente libri e documenti antichi – con un investimento di 300 milioni di RMB. Dal 2006 al 2020 lo Stato ha stanziato più di 3,4 miliardi di RMB per la manutenzione di 155 siti di reliquie culturali sotto protezione, compresa la ristrutturazione e l’espansione del Museo del Tibet. Trentacinque villaggi sono stati aggiunti alla lista dei villaggi tradizionali cinesi e un finanziamento del governo centrale di 69 milioni di RMB è stato utilizzato per proteggere elementi della civiltà agricola e del patrimonio culturale e per migliorare l’ambiente di vita di agricoltori e pastori.

Lo Stato si impegna a sostenere l’eredità e lo sviluppo della medicina tibetana. Ha istituito l’Università di Medicina Tibetana, che ha formato più di 7.000 professionisti in questo campo. Ha standardizzato la diagnosi e il trattamento della medicina tibetana. Ci sono 44 istituzioni mediche tibetane pubbliche in Tibet, circa il 94% dei centri sanitari di borgata e il 42% delle cliniche di villaggio forniscono servizi di medicina tibetana. La produzione industriale della medicina tibetana è stata intensificata e standardizzata, e una catena industriale di base della medicina tibetana ha preso forma. Diciassette produttori di medicine tibetane in Tibet hanno superato la certificazione GMP, e 311 farmaci tibetani sono stati approvati dallo Stato. Lo Stato ha lanciato un progetto di raccolta di libri antichi sulla medicina etnica. Entro il 2020 145 libri antichi sulla medicina tibetana, l’astronomia e i calendari sono stati raccolti, pubblicati e distribuiti. Nel corso degli anni lo Stato ha compilato e pubblicato più di 300 libri antichi sulla medicina tibetana e raccolto più di 600 volumi di libri antichi rari.

Dal 2006, lo stato ha investito un totale di 209 milioni di RMB in Tibet nelle seguenti aree: proteggere il patrimonio culturale immateriale (ICH) nella lista rappresentativa nazionale, prendere provvedimenti per registrare e conservare le conoscenze e le competenze dei portatori degli elementi ICH nella lista nazionale, formare i professionisti ICH e assisterli nella creazione di siti per la protezione e l’utilizzo del patrimonio culturale immateriale per trasmettere le loro competenze. Il Tibet ha ora tre elementi (Gesar, l’opera tibetana e il bagno medicinale Lum di Sowa Rigpa) inclusi nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Ci sono 89 elementi sulla lista nazionale ICH con 96 portatori di rappresentanza a livello statale, 460 elementi sulla lista regionale con 522 portatori di rappresentanza a livello regionale.