traduzione e nota di Diego Angelo Bertozzi per Marx21.it
In una conferenza stampa a margine della quarta sessione del 12° Congresso nazionale del popolo, il ministro degli Esteri della Repubblica popolare cinese ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni che qui vi proponiamo nella traduzione di un comunicato dell’agenzia ufficiale Xinhua. Ancora una volta viene riproposto il ruolo di equilibrio di Pechino all’interno di un sistema internazionale che non si vuole stravolgere ma riformare per adeguarlo al passaggio ad una fase multipolare. Al contempo vengono difesi i propri interessi nelle acque calde del Mar cinese meridionale di fronte alle dimostrazioni di forza e alle manovre diplomatiche statunitensi.
PECHINO, 8 marzo. La recente dinamica dell’attività diplomatica della Cina ha sorpreso alcuni osservatori internazionali ed è stata ampiamente accolta in tutto il mondo sia per quanto riguarda la difesa degli interessi nazionali che per l’espansione della sua partecipazione globale.
Mentre il paese entra per i prossimi cinque in una fase di sviluppo decisiva, la diplomazia è diventato un fattore significativo per la realizzazione del proprio progetto strategico.
NUOVI ORIZZONTI
La Cina, sotto la guida del presidente Xi Jinping sta percorrendo attivamente nuove strade diplomatiche grazie a nuovi pensieri, politiche e misure. ”Agiamo lungo la linea della diplomazia di grande paese con caratteristiche cinesi, stiamo contribuendo a realizzare il sogno cinese del ringiovanimento nazionale e costruendo una comunità di destino comune per tutta l’umanità”.
“Il mondo è così grande e affronta così tanti problemi,” ha detto Wang nella conferenza stampa. “La comunità internazionale vuole sentire la voce della Cina e le proposte della Cina; la Cina non può essere assente.”
La valuta cinese, il renminbi, è stata inclusa nel paniere delle valute di riserva del Fondo monetario internazionale e la Cina è diventata nel mese di gennaio un membro della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, entrambi i fatti riflettono la crescente presenza cinese nelle attività finanziarie globali.
“Non stiamo cercando di costruire un sistema rivale”, ha detto Wang, “al contrario, stiamo cercando di giocare un ruolo maggiore nell’ordine internazionale esistente.”
AFFARI REGIONALI
Questioni regionali aperte come quelle riguardanti il Mar Cinese Meridionale e la penisola coreana richiedono una gestione attenta.
La Cina continuerà a sostenere la denuclearizzazione della penisola coreana, e ha sia la responsabilità che la capacità di dare seguito alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Wang ha specificato, a proposito del Mar Cinese Meridionale, che “libertà di navigazione non significa fare quello che vuoi”. E ha aggiunto: “Il Mar Cinese Meridionale rimane tra le vie marittime più sicure e più aperte al mondo”.
La Cina si comporta in linea con il diritto internazionale, rifiutando di accettare una richiesta di arbitrato depositata sul Mar Cinese Meridionale dalle Filippine, la cui ”ostinazione” è chiaramente il risultato di una manipolazione politica condotta dietro le quinte.
Riguardo alla nuova via della seta, Wang ha dichiarato che l’iniziativa non dovrebbe essere giudicata come segno di espansionismo cinese, ma piuttosto come un politica di apertura. L’iniziativa ha già portato alla creazione dell’Asian Infrastructure Investment Bank e al miglioramento della cooperazione industriale tra Cina e quasi 20 paesi.
MONDO MULTIPOLARE
La Cina e gli Stati Uniti stanno costruendo un nuovo modello di relazioni tra grandi potenze che evita il confronto o il conflitto e si fonda sul rispetto reciproco e sulla cooperazione win-win, ha detto Wang.
La Cina non ha alcuna intenzione di soppiantare gli Stati Uniti, ma dato l’attrito su questioni marittime, entrambe le parti potrebbero ben fare di più in termini di cooperazione.
Il rallentamento economico non influenzerà le promesse di investimento e di aiuto fatte in occasione della riunione di Johannesburg del Forum sulla cooperazione Cina-Africa del dicembre 2015, ha detto Wang.
Quanto alle relazioni Cina-Europa, Wang ha detto che i recenti progressi non sono un espediente, ma una necessità. La Cina considera l’Europa come un polo importante in un mondo multipolare, e l’Europa è ha dimostrato di vedere la crescita della Cina in modo oggettivo e ragionevole.
C’è stato lo sviluppo simultaneo e reciprocamente complementare delle relazioni tra Cina e vari Paesi europei, come ha dimostrato la visita di Stato di Xi nel Regno Unito.
Le relazioni tra la Cina e la Russia sono mature e stabili e le due parti hanno un forte desiderio di rafforzare la cooperazione win-win.
Wang ha parlato senza mezzi termini quando ha accusato Tokyo di “doppio gioco”, dicendo che c’è poco spazio per l’ottimismo nelle relazioni bilaterali, nonostante i segnali di miglioramento del 2015.
Da un lato, i leader del Giappone esprimono con regolarità luoghi comuni circa il loro desiderio di migliori relazioni, mentre dall’altro creano ogni volta problemi per la Cina.
La politica cinese nel Medio Oriente non ha nulla a che fare con l’espansione di una propria sfera di influenza o stabilire alleanze, ma è indirizzata a facilitare i colloqui di pace da una posizione oggettiva e imparziale. Attraverso la Nuova via della seta sarà approfondita la cooperazione pragmatica reciproca in questa regione.